Candidati con gli ex tutti i veri terracinesi d’Italia e del Mondo

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TERRACINA – E’ vero, siamo anche noi d’accordo: Terracina deve essere governata dai terracinesi.

Se si sostiene questo assunto però si dovrebbe procedere di conseguenza e inserire nelle liste che si presentano al giudizio degli elettori terracinesi almeno nativi in città.

Ma evidentemente i promotori di questa etichetta giuggerellona hanno orientamenti diversi e se portano voti all’ammasso è buono anche chi, casomai, è nato e pasciuto in terre straniere.

E quando si afferma terre STRANIERE intendiamo dire anche quelle oltre oceano e non soltanto extracomunitari  in ambito europeo.

Facendo due conticini alle liste presentate all’appuntamento elettorale del 5 giugno che hanno supportato il titolo – etichetta “Terracina ai terracinesi” ne scopriamo delle belle.

Scopriamo infatti una marea di extracomunitari battezzati dagli officianti del “cantiere”  terracinesi Doc e basta!

Nella lista Procaccini sindaco 1 candidato è di Frosinone, 2 di San Felice Circeo, 1 di FONDI, 2 di Roma, 2 di Latina, 1 di Firenze.

Nella lista SiaMo Terracina 1 è di San Felice Circeo, 1 di FONDI, 3 di Priverno, 1 di Cetrano, 1 di Formia, 1 di Frattamaggiore, 1 australiano.

Per Fratelli d’Italia cinque sono gli stranieri naturalizzati: 3 di Roma, 1 di Tolone, 1 di Cagliari.

Per la lista Sciscione i novelli indigeni provengono da: 1 da Roma, 1 da Sezze, 3 da Napoli, 1 da Monte San Biagio, 1 dal Cile.

Noi con Salvini raggiunge il picco massimo degli extracomunitari divenuti terracinesi di antica tradizione familiare: 1 di Alatri, 1 di Napoli, 2 di FONDI, 1 di Latina, 1 di Sperlonga, 1 di Frosinone, 1 di Damasco, 2 di Roma, 1 di Rocca Priora.

Totò diceva: è la somma che fa il totale e pertanto nelle liste dei veri terracinesi si contano ben 41 NON TERRACINESI, oltre al candidato sindaco.

All’evidenza di questi numeri importanti  i puristi della razza terracinese fanno come è loro solito: ORECCHIE DA MERCANTE.

Ed è proprio quello che gli riesce bene.

 


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