VIADOTTO “MALATO”, CANTIERI SUL PONTE MORANDI

Dall’articolo di Daniele Grillo per www.ilsecoloxix.it del 13 agosto 2014

GENOVA- Per superarne l’ingombrante presenza ne sono uscite di ogni, nel corso degli anni. Il piede di porco per scalzare i piloni del viadotto Morandi, quello che un po’ provincialmente qualche anno fa qualcuno chiamava “ponte di Brooklyn”, doveva essere la Gronda, il raddoppio della A10 a Ponente che nella versione pre dibattito pubblico sarebbe dovuto passare tra Campi e Sampierdarena. Un valido motivo per dire adios all’ex prodigio della tecnica dell’ingegner Morandi, ammalorato da cinquant’anni di storia e dal transito di milioni di auto e mezzi pesanti traghettati oltre il Polcevera.

Ma la Gronda è bloccata , di fatto, da governo e proponente, e anche qualora arrivasse ai cantieri passerebbe molto più a Nord. Nel frattempo, però, l’opera invecchia. E costa. In termini di manutenzione, ma anche e soprattutto di disagi. Autostrade per l’Italia ha annunciato al Comune di Genova l’intenzione di avviare a ottobre un robusto intervento per la sostituzione integrale della barriere laterali. (…)

Anche se il tema forte continua a essere un altro: può, il Morandi, continuare a svolgere la sua fondamentale funzione? E se sì, per quanto tempo? Abbiamo girato la domanda alla società che gestisce la A10 (oggi – va detto – non più troppo interessata a spingere sull’opera che potrebbe consentire una vera ristrutturazione del vecchio ponte, e cioè la Gronda). La risposta è “sì”, anche se condita da una certa titubanza.
Titubanza che si esprime anche attraverso l’altra azione in programma per i prossimi mesi: la sostituzione del carrello mobile per l’ispezione e la manutenzione della “pancia” dell’infrastruttura. «Il Polcevera, come tutti i viadotti ed i ponti della rete di Autostrade per l’ Italia, è costantemente monitorato da tecnici ed ingegneri specializzati e, in relazione agli esiti di questi controlli, vengono pianificati interventi di manutenzione che ne garantiscono la durata nel tempo – sostengono i tecnici di Autostrade per l’Italia – Per meglio eseguire gli interventi ed i controlli delle parti sottostanti al piano viabile, il Polcevera sarà dotato di un “carro ponte” ancorato alle sue strutture che consentirà l’esecuzione di molte attività, con impatti minimi al traffico ».

Sostituirà quello installato alla fine degli anni ‘80 e che recentemente è stato rimosso con una delicata operazione, effettuata con due gru speciali.


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