LATINA- E venne il giorno del ricambio.Nel giardino del comune, il sindaco, Coletta, ha presentato alla stampa i tre nuovi assessori.
Guai a chiamarlo rimpasto, sono solo dei nuovi innesti, delle forze fresche che vengono a rimpiazzare chi ha deciso di lasciare prima, come gli assessori Capirci e Costanti, che, dopo due anni, hanno voluto ritornare al loro lavoro,a tempo pieno, mentre l’assessore Di Muro,polemicamente, ha lasciato qualche giorno prima, essendosi offesa per gli articoli che la davano in partenza, senza che lei sapesse nulla.
“Ho dovuto mettere da parte la componente affettiva ed emotiva, con Giulio Capirci, Felice Costanti e Antonella Di Muro ho condiviso la nascita del progetto di Latina Bene Comune,ha detto il sindaco, fin dalle sue primissime fasi. Questo dimostra il non attaccamento alle poltrone da parte degli assessori, un atteggiamento coerente con lo spirito che anima Latina Bene Comune, e che mi ha offerto la possibilità di decidere con ampia libertà e di valutare situazioni migliorative in ogni possibile ambito dell’amministrazione. Al centro ci sono i temi, non le poltrone e chi lascia va a rinforzare la struttura del Movimento”.Così Coletta, nel presentare i nuovi assessori, ringraziando tutti coloro che hanno lavorato fino ad oggi.
Gianmarco Proietti,48 anni, docente di matematica, ricercatore universitario, che ha cominciato la sua esperienza di impegno politico tra i giovani salesiani e poi nei Cristiano Sociali, già membro della Consulta per i problemi del lavoro della Cei, socio fondatore di MICROmacro (con la sua Estacion Esperanza la bottega del commercio equo e solidale) che ha promosso l’economia civile a Latina; prende il posto di Giulio Capirci e si occuperà di Bilancio, Finanze e Tributi, ma anche di Pubblica istruzione: “C’è una politica attiva che a Latina si è fatta nel quotidiano tutti i giorni, con i giovani e la centralità del noi. Cercheremo di costruire un bilancio partecipato, le buone relazioni sono quelle che costruiscono la città”.
Alle attività produttive, con la delega aggiuntiva alle società partecipate arriva una donna, Giulia Caprì,
di Latina, classe ’61, figlia d’arte,avvocato, in servizio al Ministero del Lavoro.IL padre fu assessore oltre 40 anni fa e militava nel vecchio PSI.E’stata candidata nelle file di Sel 10 anni fa “Il mio nome l’ha fatto Costanti per chiarire che non c’è nessuna frizione tra vecchia e nuova guardia.
Mi metto a disposizione del territorio con spirito collaborativo e in ascolto della città, aperta a tutte le soluzioni. Gli obiettivi sono tanti e difficili, lavoreremo anche con l’obiettivo di far innamorare di nuovo la gente alla politica e alla cosa pubblica”.Poi si è commossa quando Antonio Manicino,di borgo Sabotino, ex militante comunista,gli dona un mazzo di rose rossea nome di tutta la giunta.
Infine tocca a Silvio Di Francia, “lo straniero”,come dice lui, reatino di nascita, romano di adozione, ex presidente di Zetema, ha creato gli eventi culturali a Roma.Consigliere comunale dei Verdi,dal 1993 al 2001,con il sindaco Rutelli, ha ricoperto già il ruolo di assessore alla cultura,nella seconda giunta capitolina, guidata da Walter Veltroni: “Non vorrei essere percepito però, come un giocatore a fine esperienza, che viene qui a svernare. Gli impegni sono tutti difficili, le aspettative sono alte, ma è tutto stimolante. Ho sentito subito che qui c’è una forte domanda di cultura,comunque non si possono replicare le cose già fatte, perciò occorre trovare nuove vie, nuovi stimoli e a Latina c’è tanta domanda di cultura,che c’è anche nelle province,perché non è solo la grande città che fa cultura. A Di Francia sono state affidate anche le deleghe allo sport e al turismo,perché cultura, turismo e sport si coniugano a vicenda e fanno crescere insieme un’intera collettività ” .


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