“È necessario che anche i cani e gli animali più cari possano essere sepolti in un’area dedicata. Lo richiedono non solo il rispetto per i padroni degli animali d’affezione che tanto hanno regalato in compagnia, gioia e amore, ma anche e soprattutto l’esigenza di salute e igiene pubblica.” Così Patrizia Fanti e Andrea Fanti, candidati al Consiglio comunale con la lista Cuori Italiani a sostegno di Nicola Calandrini sindaco.
“Negli anni la quotidianità convulsa ha creato situazioni di solitudine in particolare tra gli anziani. Tale stato viene colmato con la compagnia di un animale sul quale riversare quell’amore che non può essere donato alla propria famiglia. Perdere il proprio cane o il proprio gatto o entrambi è quindi, per i padroni, un dolore da sopportare più facilmente sapendo che c’è un luogo dove seppellirlo e, volendo, andare a trovarlo. Ogni qual volta i padroni di cani e gatti devono separarsi definitivamente dall’amico a quattro zampe, sono costretti a scegliere tra la cremazione suggerita dal veterinario di fiducia, o la tradizionale sepoltura in un giardino di proprietà o in un qualsiasi campo disponibile. Sono scelte non sempre consone. Bisogna – incalzano i candidati – trovare una soluzione adeguata al problema affettivo dei padroni che diventa per l’Amministrazione anche un problema igienico sanitario”.
“È un atto di dovuta civiltà e di salvaguardia della salute pubblica – continuano i Candidati– individuare, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, un luogo adatto, gradevole, ordinato e fiorito un’oasi di verde fuori dal centro città dove i padroni possano andare in visita ai piccoli amici se lo desiderano. La realizzazione della “struttura” e della sua gestione nel lungo periodo, potrebbe essere oggetto di un progetto di finanza partecipata. All’argomento che stiamo affrontando è connesso quello del randagismo che va affrontato e risolto con soluzioni intelligenti partendo dalla riorganizzazione del canile comunale, ormai al collasso, prevedendo strutture analoghe per i gatti randagi. Per arginare infine il problema dell’abbandono degli animali, potrebbero essere sostenute iniziative quali le cosiddette colonie per animali, deputate ad accogliere gli animali per brevi periodi, quando i padroni non possono portarli con sé allontanandosi da casa. Siamo certi – concludono Patrizia Fanti e Andrea Fanti – che le soluzioni ipotizzate sono proprie di una comunità che cresce culturalmente anche nel rapporto con gli animali”.
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