LATINA – L’informazione (corretta) prima di tutto. Questo era il fine del convegno “Biometano – Tecnologia e Sicurezza: incontro tra Politica e Ricerca”, organizzato dal Comune di Latina presso la sala De Pasquale nel palazzo di piazza del Popolo. Chi si aspettava il tema caldo sull’impianto di prossima realizzazione nell’area industriale di Latina Scalo da parte della Recall è stato deluso, perchè il tema era generico e ha comunque chiarito che il biometano ad oggi resta la soluzione migliore per contrastare la old economy del rifuto delle discariche e per produrre energia pulita da fonti rinnovabili. Vogliamo ridurre l’anidride carbonica e produrre energia cercando di annullare quelle fossili? Bene. Il biometano è la soluzione più concreta. Temi ribaditi dai qualificati interventi dei relatori. Valerio Paolini del CNR ha spiegato da cosa si ricava il biometano: si ricava dal rifiuto organico (la forsu), acque reflue, da deiezioni animali, dalle colture delle biomasse, reflui delle industrie alimentari. Ancora: il gas viene immesso direttamente in rete, può essere utilizzato come carburante per le auto e mezzi pesanti mentre il residuo (ammendante o digestato) si trasforma in compost, per essere utilizzato come fertilizzante nel terreno chiudendo il circuito dei rifiuti.
Maurizio Petruccioli, docente presso l’Università degli studi della Tuscia, ha rassicurando sugli eventuali rischi che si corrono con gli impianti a biometano: sono pari allo zero, ribadendo che
il biometano è l’idrocarburo più pulito, il percolato prodotto inesistente e alla domanda dopo decenni di uso della digestione anaerobica nasce ilo sospetto se si possono liberare microrganismi dannosi? No secco. Nicola Colonna, ricercatore presso l’ENEA, ha rimarcato il divario di impianti di questo genere nel centronord e l’assenza giù al Sud, auspicando che si possa colmare questo gap. Temi affrontati anche da Sofia Mannelli, presidente dell’associazione “Chimica Verde Bionet” e dall’ingegner Antonio Nardone, responsabile del settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Latina, che ha precisato che il suo ruolo è prettamente amministrativo e burocratico. Le conclusioni sono spetatte al professor Alessandro Corsini dell’Università La Sapienza di Roma, docente di Ingegneria a Latina, che ha richiamato al valore rappresentato dal biometano, “perchè la vera sfida è creare energia senza impattare sull’ambiente”. Alla fine, qualche tentativo di polemica e chiarimento da parte del Comitato spontaneo di Latina Scalo No Biogas, ma ogni singola risposta è stata rimandata dal sindaco Coletta nel prossimo incontro da organizzare proprio a Latina Scalo.


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