E scoppia la grana del settore ambiente a Latina. Considerata sempre una bomba a orologeria nel capoluogo, ecco esplodere il comparto secondo Gianluca Di Cocco, presidente provinciale Idea, un’eslosione che investe l’esecutivo di Coletta per diversi aspetti, divenuti incandescenti col trascorrere dei giorni.
“Il Comune che si lascia sfilare la discarica di Borgo Montello da sotto il naso dopo che era proprietaria per metà. Un’azienda pronta a realizzare un impianto di biometano allo Scalo e contestato dalla popolazione. Un componente del cda della neonata Abc che si dimette per ragioni che oggi ai più sfuggono -scrive Di Cocco in una nota-. Beh, il settore ambiente è un comparto che promette grattacapi alla giunta Coletta. E sono noie che nascono in nome di una propria superficialità, presunzione e ingenuità. Un cocktail esplosivo e distruttivo per chi decide sulla vita di 130mila persone. La dabbenaggine con cui è stato portato avanti il fallimento della LatinaAmbiente, che a cascata si è riversato su Ecoambiente, paralizzando il fosforo dell’esecutivo del Comune, tant’è che il 25 marzo lo stesso non sarà più proprietario di metà discarica. Ancora, ecco le prime crepe nel sistema nato sotto il segno del volontariato che se va bene per un’associazione culturale male si interpreta per un ente pubblico: oggi all’interno dell’Abc viene meno un componente del cda (cioè Roberto Cupellaro), un consiglio direttivo che per svolgere ruoli e scelte delicatissime non percepisce oboli ma rimborsi chilometrici. Si può pensare che in una qualsiasi azienda la professionalità, l’impegno e la responsabilità venga pagata tramite il carburante che consuma il proprio mezzo? Follia, follia amministrativa targata ellebiccì, tanto che Cupellaro ha ricevuto un incarico in cui viene retribuito e ha salutato l’allegra brigata Coletta”.
Ma Di Cocco guarda anche alla vicenda Recall, l’azienda che realizzerà a Latina Scalo un impianto per ricavare biometano dai rifiuti umidi. “Ancora, il Comune in più di qualche occasione ha dimostrato che ignorava quanto accadeva dalle parti dell’area industriale di Latina Scalo dove dovrebbe sorgere un impianto che produce biometano da Forsu, un’opera fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti secondo il sistema della green economy -scrive il presidente provinciale di Idea-. Testimonianza che la visione della città è assolutamente miope da parte della giunta Coletta. E che fa il Comune di Latina? Invece di vigilare o coordinare pensa di agire da imprenditore: pensa infatti di realizzare insieme ad altri enti pubblici nel territorio di Aprilia un grande impianto (gestito dal pubblico) e di disseminare di compostiere di comunità in ogni quartiere di Latina (sempre gestite dal pubblico) per ‘lavorare’ la Forsu. Ma sempre attraverso la griffe di Lbc nei rifiuti, cioè il segno della superficialità e del volontariato, con risultati che non fatichiamo a immaginare”.
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