Al dibattito organizzato oggi dall’Inarsind, i punti cardine del candidato Enrico Tiero per Noi con l’Italia: potenziamento del trasporto su gomma e rotaia, più sviluppo portuale. Via ai lavori sulla Pontina e alla realizzazione del porto di Foce Verde. Enrico Tiero, candidato alla Regione Lazio e al Senato per Noi con l’Italia, partecipa al confronto organizzato dal sindacato dell’Ordine degli architetti e ingegnere, Inarsind e dice la propria per far uscire dall’isolamento una provincia che è ‘naturalmente strozzata’, affrontando macro e mini temi.
“Il territorio di Latina paga un dazio a se stessa senza conoscerne le origini, infatti se la natura ha voluto baciarla perché ha un territorio formato dalla lunga costa che s’affaccia su laghi e mare, una pianura tra le più fertili d’Italia e il versante collinare, ha anche la fortuna di essere collocata geograficamente tra due metropoli come Roma e Napoli da cui dovrebbe trarre beneficio invece che farsi schiacciare. Invece, come sappiamo bene, vive in isolamento, un isolamento che la sta portando a un Medioevo in piena era globale e tecnologica.
Propongo tra tutti i rappresentanti delle forze politiche e gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria di redigere un Piano Marshall che non abbraccia soltanto la realizzazione di una strada Pontina che oggi è una autentica groviera ma anche di puntare su altre forme di collegamento: su rotaia e mare, oltre che su gomma, e di abbandonare velleità aeroportuali, perché a parte gli scali di Fiumicino e Ciampino troppo vicine ci sono altre motivazioni di carattere tecnico che impediscono la realizzazione di un aeroporto.
Quindi puntare sulla gomma: realizzazione immediata della Pontina con lo sblocco del bando per cantierare subito l’opera e consolidare questa importante e diritta via di collegamento con Roma; battersi per la creazione della bretella Cisterna-Valmontone in modo da crearsi a Nord uno sbocco per due realtà come Cisterna e Aprilia che superano oltre 100mila abitanti.
Puntare sui tracciati ferroviari: aumentare il numero di traffico su Roma e Napoli, eliminando i disagi che si vengono a creare nel quotidiano col fenomeno del pendolarismo e potenziare l’asse ferroviario commerciale col Sud della provincia, soprattutto nella zona portuale di Gaeta, uno dei veri volano di sviluppo dell’intero comprensorio provinciale”.
Sulle rotte del mare: potenziare il traffico commerciale e gli scali crocieristici su Gaeta, mentre va ripreso il progetto sulla realizzazione del porto di Foce Verde a Latina, per questo invito il sindaco di Latina Coletta a superare i limiti che appartengono a lui e al suo esecutivo e scrollarsi di dosso l’apatia che li domina abbracciando una visione aperta e globale di sviluppo della città. Il porto a Foce Verde è la chiave di volta per lo sviluppo di Latina, della sua Marina e del ruolo a capoluogo di provincia della seconda città del Lazio.
Arriviamo ai mini temi, che poi alla fine non sono tali: va rivalutato l’intero patrimonio immobiliare della città capoluogo, sia pubblico che privato, attraverso restyling che permettono una vivibilità maggiore, recuperando quindi spazi, anche attraverso un uso museale a sistema (penso ad esempio a una eventuale acquisizione dell’immobile della Banca d’Italia), senza dimenticare la natura genetica architettonica della città capoluogo: è una città nuova, il turismo culturale parte da qui, dalla valorizzazione del patrimonio architettonico monumentale tipico del periodo fascista, negarlo è porsi sulla strada della cecità, quella che oggi caratterizza la giunta Coletta”.
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