LATINA- Il protocollo d’intesa firmato a Blonie, in Polonia, il 9 di settembre del 2013, da alcuni Comuni italiani appartenenti alle Associazioni dei Comuni del Lazio, SER.A.L, SER.A.F., SER.A.R. e AS.TE.R. e alcuni Comuni polacchi si allarga sempre di più. Il 14 maggio infatti, si sono aggiunte altre due firme ,quella del Comune di SS. Cosma e Damiano di SER.A.L. con il Comune di Terezin.
Durante il percorso che ha portato alla firma dell’accordo volto a promuovere lo scambio interculturale tra “territori intercomunali” che si trovano in areee molto lontane tra loro, un ruolo significativo lo hanno avuto il sindaco di Blonie, Zenon Reszka sul fronte polacco e, Domenico Corte, sindaco di Coreno Ausonio, ma anche sindaci come Renato Rotondo di Castelnuovo Parano e Giuseppe Moretti di Esperia che hanno dato un sostegno significativo all’operazione.
La scelta della Polonia ha un evidente significato storico perché furono proprio i Polacchi a sfondare, assieme ai Francesi, la linea di resistenza tedesca e ad aprire la strada che portò gli Alleati a liberare Roma e l’Italia dall’oppressione nazifascista.
La novità dell’approccio al sistema dei gemellaggi era stata enunciata da Vincenzo Petruccelli, il vicesindaco di SS. Cosma e Damiano e presidente dell’Associazione SER.A.L. , che l’11 agosto del 2011 – anno in cui il Comune era capofila di un progetto che raggruppava 11 Comuni collocati nell’area della Linea Gustav (progetto PROM@MO) che aveva l’obiettivo di recuperare e valorizzare la storia del periodo che val ’43 al ’44, tristemente ricordato per le tre battaglie di Montecassino – , avanzò ufficialmente questa nuova strategia in un convegno a cui partecipò una delegazione polacca proveniente da Blonje.
Alla base della nuova strategia c’è stato uno studio effettuato da Impresa Insieme, struttura di assistenza tecnica dell’Associazione, che prendendo a riferimento i gemellaggi effettuati dai circa 70 Comuni del Lazio che aderiscono alle Associazioni esistenti, aveva evidenziato come questi fossero frutto di una casualità o la conseguenza di un “attivatore” individuale, ma a mancare era una strategia condivisa tra i Comuni.
Proprio per il ruolo assunto dai soldati polacchi durante quelle battaglie, il progetto PROM@MO suggerì di sviluppare un intenso rapporto con i Comuni polacchi e consentì di mettere a fuoco la strategia cosiddetta “territoriale”, condividerla con il Ministero degli Esteri italiano, ottenendo così anche il supporto dell’Ambasciata italiana a Varsavia e di quella polacca a Roma.
“Con il gemellaggio di SS. Cosma e Damiano con Terezin si conclude un percorso che è durato cinque anni”, dice Vincenzo Petruccelli, che testardamente e “instancabilmente” come dice il sindaco di Santi Cosma e Damiano, Di Siena, ha portato avanti.
Lo stesso testo per il gemellaggio rappresenta una novità nel panorama dei gemellaggi italiani: non solo si citano gli obiettivi abituali che caratterizzano questo specifico atto di collaborazione tra Comuni di due Paesi diversi, ma si fa riferimento anche a modelli organizzativi nuovi (l’Organizzazione Territoriale) e a processi che si ispirano a metodologie che l’Italia ha messo a punto in quaranta anni di esperienza di gestione di cambiamenti complessi.
“La Formazione Intervento – dice Renato Di Gregorio – che ne è il propugnatore – è una metodologia che, assieme al presidente SER.A.L., abbiamo convenuto di inserire nel documento di gemellaggio sottoscritto tra i partner perché consente di prevedere che i progetti che ora insieme saranno sviluppati avranno la caratteristica della partecipazione delle comunità locali e il coinvolgimento responsabile dei giovani.
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