Prima udienza del processo, quando Denny è caduto dalla finestra era già incosciente

Sicuramente secondo le deposizioni dei sei Carabinieri chiamati a testimoniare la morte è avvenuta in seguito ad un fatto violento

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Livorno, 15 gennaio 2025 – Si è lunedì 13 gennaio la prima udienza in Corte d’Assise per l’omicidio Denny Magina risalente al 22 agosto di due anni fa. Denny sarebbe caduto giù dal quarto piano dell’appartamento di via Giordano Bruno in stato di incoscienza e in seguito a un fatto violento, sono queste le prime conclusioni del dibattimento che vede come imputati per omicidio preterintenzionale i due tunisini Hamed Hamza e Amine Ben Nossra. A deporre davanti ai giudici come testimoni sono i sei Carabinieri che sono intervenuti nella notte dell’omicidio e poi si sono occupati dei rilievi e delle prime indagini. Dalla ricostruzione del delitto emerge che Denny Magina, precipitato alle 3 di notte dal quarto piano era incosciente ma ancora vivo e infatti morirà in seguito all’ospedale. A dare l’allarme ai Carabinieri sono due donne extracomunitarie, residenti in zona, una russa e una ucraina, scese in strada a seguito del tonfo della caduta del corpo di Denny. Le due noteranno anche due sagome affacciarsi dal quarto piano e in seguito gireranno un video, visionato in tribunale ieri, in cui si vedono Amine Ben Nossra e Niko Casoli, il terzo presente nell’appartamento adibito a centrale dello spaccio, prima imputato anche lui poi prosciolto per l’assenza di prove, avvicinarsi al corpo di Denny Magina e poi fuggire in auto. Denny era stato sicuramente ferito al volto da un pugno sferratogli da Hamed Hamza, l’autopsia ha rilevato la presenza di tracce metalliche del suo anello sul volto, e la ferita passante dall’esterno all’interno del cavo orale, è stata talmente grave da fargli perdere sicuramente i sensi. In più sulla maglietta di Denny le tracce di sangue non rivelano un gocciolamento, per cui il giovane non è rimasto in piedi neanche un secondo, inoltre la finestra da cui è caduto, aperta a compasso per 44 centimetri, è dotata di vari appigli in metallo e non ci sono tracce di tentativi di appiglio, per cui Denny Magina quando è volato di sotto era sicuramente incosciente. Oltre ai testimoni e ai legali erano presenti in aula la famiglia e gli amici di Denny Magina.


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