ROMA – «Nelle ultime ore si sono accesi i riflettori sul Comune di Ciampino, che ha deciso di destinare il trattamento dei rifiuti indifferenziati per il 2025 tramite una procedura negoziata senza bando pubblico, per un valore di 1,2 milioni di euro.
L’Ufficio Pianificazione Rifiuti della Regione Lazio però, attraverso una comunicazione ha chiarito – nonostante la motivazione data dal Comune sia l’assenza di concorrenza – che non esiste alcun monopolio per il trattamento dei rifiuti indifferenziati. Secondo la nota ufficiale, i Comuni dell’ATO di Roma possono scegliere infatti tra due operatori. Se così fosse, la procedura negoziata di Ciampino risulterebbe quindi poco chiara.
Emerge inoltre che l’assessore all’Ambiente di Ciampino, ovvero la persona che ha guidato le scelte sopracitate, è la stessa persona che dovrebbe supervisionarle, trattandosi del responsabile dell’Ufficio regionale preposto a tale procedura.
È importante, infine, sottolineare che in una comunicazione ufficiale lo stesso ufficio avrebbe definito l’impianto dell’azienda in questione un TMB, quando in realtà si tratterebbe solo di un TM. La trasformazione in TMB è ancora in fase di collaudo e sarà operativa solo da marzo 2025. Un dettaglio che, cambiando la natura dell’impianto, cambia anche il servizio offerto.
Alla luce di quanto emerso, ritengo necessaria la convocazione di una Commissione trasparenza per chiarire ciò che sta accadendo nel Comune di Ciampino e ricostruire l’intera vicenda».
Così in una nota Laura Corrotti, consigliere regionale Fratelli d’Italia, presidente commissione rifiuti e membro commissione trasparenza
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