SABAUDIA – “Alleniamoci a vincere la violenza”. Alto e forte si è levato il NO degli studenti di Sabaudia ad ogni forma di violenza o abuso. Nel numero di centinaia, armati di strumenti musicale e tutto quanto può far rumore, sono stati a comporre stamane il corteo che ha sfilato per le vie del centro storico. Attori principali i ragazzi e i docenti degli istituti “Valentino Orsolini Cencelli” e “Giulio Cesare”, corroborati anche dalla presenza di tanti semplici cittadini. Tutti insieme nell’intento di sensibilizzare sul grave problema che continua a non trovare vie d’uscita, al fine di costruire una società giusta. Un messaggio che quest’anno i ragazzi hanno voluto diffondere non solo attraverso la tradizionale marcia silenziosa, che ha connotato le precedenti edizioni dell’evento, ma anche facendo ampio ricorso alla loro creatività, mediante le arti della danza e della musica, con l’aggiunta di una buona dose social, potendo contare sulla loro grande incidenza comunicativa.

L’Istituto Comprensivo Valentino Orsolini Cencelli ha dato vita ad una coreografia intensa e significativa sulle note di “Io non ho paura”: il racconto di una storia di forza, di coraggio e di lotta. Mentre un gruppo di alunni del “Giulio Cesare” ha regalato una performance musicale sulle note di “Experience” di Ludovico Einaudi. Una melodia che, nella sua dolcezza, ha reso palpabile la possibilità di un cambiamento radicale. E un momento di riflessione indotto da una lettura che ha posto l’accento sull’importanza della parola, della denuncia e della consapevolezza.

Poi, la performance dal titolo “Malò di Bebe”, interpretata da otto ragazze della stessa scuola, a tratteggiare con il linguaggio del corpo la forza e la resistenza delle donne, nonché la ricerca della propria affermazione.

“La violenza di genere non si combatte con un atto isolato, ma con un allenamento quotidiano. Come un atleta si prepara per raggiungere un obiettivo, così tutti noi dobbiamo prepararci ogni giorno, con impegno e passione, per costruire una società in cui ogni persona possa vivere libera dalla paura”. Queste le parole dell’organizzatrice della manifestazione, l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sabaudia, Anna Maria Maracchioni, sottolineando come il 25 novembre non sia solo un giorno di commemorazione, perché vincere la violenza è una lotta che si combatte ogni giorno.

“Denunciare è il primo passo verso la libertà. Lo sportello antiviolenza è un punto di riferimento, ma il cambiamento dipende anche da ciascuno di noi”. Così Chiara Sanseverino, rappresentante del Centro Donna Lilith che questa mattina ha condiviso con i ragazzi l’apertura a Sabaudia dello sportello antiviolenza intitolato a Cinzia Pacini e Gabriella Capozzi, le due donne sabaudiane vittime di femminicidio.

A chiudere la parte istituzionale dell’evento il sindaco Alberto Mosca e il parroco don Massino Castagna che, ringraziando tutti i partecipanti, hanno evidenziato la valenza di tali iniziative per la costruzione di una comunità consapevole.


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