La Città di Sabaudia ha celebrato stamane la Festa della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri e commemorato l’80° anniversario dell’eccidio di Fiesole, di cui rimase vittima, tra gli altri, il Carabiniere Vittorio Marandola, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, al quale fu poi dedicata la Stazione CC di Sabaudia.

Momento assai toccante della cerimonia lo scoprimento di una targa in ricordo dell’eroico gesto del giovane milite di Cervaro, apposta sulla facciata della caserma dello stesso Comando, alla presenza del Prefetto Vittoria Ciaramella, del sindaco Alberto Mosca, del comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Christian Angelillo, di tutte le Autorità militari e civili, dell’Associazione dell’Arma e dei familiari di Marandola.

La targa, che rende omaggio al sacrificio di Marandola, racconta il drammatico gesto che lo portò a perdere la sua vita per salvare quella di dieci ostaggi innocenti. Il 12 agosto 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, Vittorio Marandola, insieme a due compagni della Stazione dei Carabinieri di Fiesole, Alberto La Rocca e Fulvio Sbarretti, venne arrestato dai nazisti. Di fronte al ricatto tedesco, che minacciava di fucilare dieci civili se lui non si fosse consegnato, Marandola non esitò un attimo: pur consapevole della morte imminente, scelse di rimanere fedele ai suoi principi e alla sua Patria, affrontando con coraggio il plotone di esecuzione.

“A testa alta!”, furono le sue ultime parole, pronunciate con un filo di voce prima di essere colpito dai fucili tedeschi. Un atto di straordinaria nobiltà d’animo e di virtù che, insieme al sacrificio di La Rocca e Sbarretti, permise di evitare un crimine ancora più feroce.

Il gesto di Marandola è diventato simbolo di fedeltà alla Patria e al dovere, un esempio luminoso di coraggio, altruismo e abnegazione. La cerimonia di questa mattina, che ha visto anche la deposizione di una corona d’alloro e la benedizione della targa da parte del Vice Parroco della Santissima Annunziata, ha rappresentato un sentito tributo a questi giovani Carabinieri, che scelsero di morire, nella consapevolezza che il loro martirio avrebbe avuto un significato profondo per la salvezza della comunità.

All’evento hanno preso parte anche gli studenti degli Istituti “Cencelli” e Giulio Cesare” di Sabaudia, rimasti colpiti dal film “A testa alta” proiettato nel salone del Centro di Documentazione Angiolo Mazzoni. Una produzione Rai che ha permesso loro di comprendere ancora più a fondo i valori di giustizia, altruismo e fedeltà alla Patria, gli stessi che continuano ad ispirare l’Arma dei Carabinieri.

La vicenda dei “Martiri di Fiesole” rimarrà viva attraverso il ricordo di un gesto che ha segnato un capitolo importante della nostra storia. 


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