Saranno gli esami tossicologici e istologici a chiarire cosa abbia condotto al decesso Agata Margaret Spada. E’ stato convalidato il sequestro dello studio dove è stata operata, in via Cesare Pavere a Roma EUR. (A Latina l’ambulatorio è in via Ufente N 20 al grattacielo, dove Marco Antonio Procopio si appoggiava presso un altro studio medico. Gli appuntamenti erano tanti, fino a mercoledì prossimo era tutto occupato.)
Margaret Spada è morta per un arresto cardiocircolatorio in un quadro ricollegabile a «sofferenza acuta», la cui origine dovrà essere tuttavia accertata con gli esami tossicologici e istologici per capire cosa le sia stato somministrato prima e dopo il malore. È quanto emerge dai primi esiti dell’autopsia eseguita sul corpo della 22enne siciliana deceduta a seguito di un intervento di rinoplastica parziale. L’esame autoptico s’è svolto ieri all”istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata di Roma.
Lo studio di Roma dove i due Procopio (padre e figlio ) hanno eseguito l’intervento, risultato poi fatale per Agata Margaret Spada, non risulta autorizzato per attività procedurali. Ad affermarlo è il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, confermando uno dei sospetti sullo studio di via Cesare Pavese, dove a è stata eseguita la rinoplastica parziale sulla 22enne. «Daremo agli investigatori e ai Nas tutte le informazioni», ha detto Rocca a margine di una conferenza all’ospedale Sant’Andrea. «Da una prima analisi, non ci risulta un’autorizzazione sanitaria valida. Queste sono le informazioni che ho assunto in via sommaria. Gli uffici stanno approfondendo». Intanto il giudice delle indagini preliminari ha convalidato il sequestro preventivo del centro in zona Eur. Il rischio, secondo il pm Erminio Amelio, sarebbe quello di «reiterazione del reato».
Il presidente della Regione Lazio ha poi commentato la vicenda della 22enne siciliana, morta al Sant’Eugenio, dopo un’insofferenza fisica a seguito dell’anestesia. «Queste cose sono una vergogna», ha detto. «I medici per primi sanno che l’autorizzazione sanitaria serve per poter svolgere una qualsiasi attività sanitaria di carattere privato. Sono requisiti minimi essenziali per la saluta della gente. Il mancato rispetto di queste norme è una violazione e un insulto alla stessa professione medica». Lo studio dei Procopio, secondo Repubblica, non era nemmeno registrato come ambulatorio, bensì come centro estetico. Al suo interno non è stato rinvenuto nessun documento, scheda sui pazienti o atti contabili.
I carabinieri del Nas svolgeranno un nuovo sopralluogo nello studio dei due indagati per omicidio colposo. Lì verificheranno se sono disponibili strumenti per le emergenze, come il defibrillatore, o medicinali da utilizzare in caso di shock anafilattico. Gli inquirenti analizzeranno anche il cellulare di Margaret Spada per tentare di ricostruire come la 22enne abbia contattato lo studio e quali fossero gli accordi tra le parti. La giovane avrebbe scritto al figlio del titolare dello studio, indagato insieme al padre, a cui avrebbe inviato via WhatsApp l’esame dell’elettrocardiogramma.
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