ROMA (ITALPRESS) – “In quasi 10 anni è capitato più volte. Il presidente promulga leggi ed emana decreti e più volte ho promulgato leggi che non condividevo, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma sono approvate dal Parlamento e ho il dovere di farlo. Solo quando vi sono evidenti contrasti con la Costituzione ho il dovere di non promulgarle”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento per i 25 anni dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori.
“Essere arbitro significa sollecitare al rispetto delle regole gli altri organi dello Stato, ricordare a tutti i limiti delle proprie regole. Ciascun potere dello Stato deve sapere che ha dei limiti che deve rispettare perchè le funzioni dei vari organi dello Stato non sono fortilizi che cercano di strappare territorio agli altri, ma sono chiamati a collaborare”, ha aggiunto il capo dello Stato. “L’immagine dell’arbitro l’ho adoperata anche io, ho invitato anche i giocatori ad aiutarlo nell’applicazione e delle regole perchè questa coralità è fondamentale. Il Presidente della Repubblica interviene quando il sistema si blocca, può avvenire perchè non tutto è prevedibile. Il capo dello Stato oltre ad essere un arbitro è un meccanico che interviene per rimettere in moto il sistema che si è inceppato”, ha aconcluso Mattarella.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-
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