Riprende la vita all’ospedale di Tivoli dopo l’incendio, inaugurato il Pronto Soccorso

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Il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli è stato inaugurato, segnando un importante traguardo per la sanità locale. Dopo l’incendio di dicembre scorso, sono stati stanziati 20 milioni di euro per migliorare la sicurezza della struttura, ampliare i reparti e aggiornare le tecnologie a disposizione.

Il Pronto Soccorso, ora completamente rinnovato, si estende su una superficie di 1.400 metri quadrati ed è stato oggetto di un intervento di ammodernamento del valore di 5,4 milioni di euro. Inoltre, è stata installata la prima risonanza magnetica per l’Asl Roma 5, una risorsa che rafforza la capacità diagnostica dell’ospedale, consentendo interventi tempestivi e accurati.

Questo investimento contribuisce significativamente alla qualità dell’assistenza sanitaria del territorio, offrendo servizi all’avanguardia ai pazienti e condizioni di lavoro migliorate per il personale medico.

L’inaugurazione della riapertura è avvenuta stamattina, alla presenza di figure chiave della sanità regionale: il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, Andrea Urbani, direttore della direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, e Silvia Cavalli, commissario straordinario della ASL Roma 5. Erano presenti anche rappresentanti istituzionali e amministratori locali.

Questo passo rappresenta uno degli interventi chiave del governo regionale attuale. A partire dal luglio 2023, il piano di rinnovamento della sanità locale della giunta Rocca ha infatti sbloccato fondi che erano stati a lungo inutilizzati, consentendo investimenti attesi da anni, fondamentali per il miglioramento dell’assistenza sanitaria nella regione.

L’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli ha recentemente raggiunto un importante traguardo per migliorare l’assistenza sanitaria della zona, con l’installazione della prima risonanza magnetica (una Tesla 1,5) della ASL Roma 5, grazie a un investimento di 1,8 milioni di euro. Entro la fine dell’anno, è previsto un ulteriore investimento per installare una seconda risonanza magnetica presso l’ospedale Leopoldo Parodi Delfino di Colleferro, portando l’investimento complessivo a 3,6 milioni di euro. Queste nuove apparecchiature permetteranno diagnosi e cure più efficaci, riducendo la necessità per i residenti di doversi spostare verso altre strutture sanitarie e contribuendo a diminuire i tempi di attesa, supportati anche dalle nuove assunzioni e stabilizzazioni autorizzate, che ammontano a circa 1.000 unità.

La recente inaugurazione è stata accompagnata dal restauro e recupero del Palazzo Vecchio risalente al 1600, dove ora si trovano il nuovo Centro Unico di Prenotazione (CUP) e il centro prelievi. Questo progetto è stato finanziato con 9 milioni di euro provenienti dai fondi per l’edilizia sanitaria (ex articolo 20), a cui si aggiungono ulteriori 3,7 milioni di euro destinati alla ristrutturazione e alla messa in sicurezza dell’ospedale.

Il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha sottolineato la determinazione e l’impegno messi in campo per riaprire il pronto soccorso, rimasto chiuso in seguito a un incendio che aveva causato gravi danni e vittime. Rocca ha espresso gratitudine alla Procura della Repubblica e ai Vigili del Fuoco per la collaborazione nella gestione dell’emergenza e nelle operazioni di recupero, che hanno permesso di restituire alla comunità un ospedale potenziato e più sicuro.

La comunità di Tivoli può ora contare su un ospedale rinnovato e sicuro, grazie all’impegno della Regione Lazio e dell’Asl Roma 5, che hanno riaperto gradualmente il San Giovanni Evangelista negli scorsi mesi di marzo e aprile. Questo processo è stato realizzato in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli e il Corpo dei Vigili del Fuoco, assicurando così una struttura funzionale e sicura per i cittadini.

Un traguardo importante riguarda il progetto del Nuovo ospedale tiburtino, per il quale sono stati stanziati 379 milioni di euro dalla Regione. Il nuovo ospedale avrà una capacità di 392 posti letto, aumentando significativamente rispetto agli attuali 261 del San Giovanni Evangelista, su una superficie di 84.500 metri quadrati.

Il pronto soccorso rinnovato dell’ospedale San Giovanni Evangelista è ora strutturato in cinque aree principali (triage, bassa, media e alta intensità, e holding), con cinque nuove sale che migliorano la privacy e l’umanizzazione dell’assistenza. Tra queste ci sono:

Sala sollievo per il conforto ai familiari,
Sala rosa bianca dedicata a pazienti che hanno subito maltrattamenti o violenza di genere,
Due sale per i colloqui tra pazienti psichiatrici e familiari,
Una stanza riservata per pazienti potenzialmente infettivi.
La Medicina di Emergenza e Urgenza, inoltre, dispone ora di 12 posti letto, inclusi 4 per cure intensive, in un ambiente moderno e sicuro per gestire le emergenze in modo continuativo.

Questa riattivazione ha permesso all’ospedale di Tivoli di erogare oltre 14.000 prestazioni al Punto di primo intervento (che ha terminato la sua attività con l’apertura del nuovo pronto soccorso), più di 2.000 ricoveri e circa 60.000 prestazioni ambulatoriali.

“Oggi riapre il pronto soccorso di Tivoli, dopo un lungo e complesso intervento di ristrutturazione e dopo la nuova acquisizione di tutte le tecnologie ed arredi necessari ad un pronto soccorso sicuro, tecnologico ed umanizzato. La riapertura del pronto soccorso nell’ambito del Dea di I livello dell’ospedale di Tivoli, contestualmente all’attivazione della prima risonanza magnetica, del nuovo Cup e del nuovo centro prelievi, segna il decisivo superamento della difficile fase che si è venuta a determinare a seguito dell’incidente dell’8 dicembre scorso e l’avvio di una stagione di rilancio per la sanità del territorio”, ha spiegato Silvia Cavalli, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale Roma 5.

Con la riapertura, l’ospedale di Tivoli è ora meglio attrezzato per rispondere alle esigenze della popolazione locale, con un focus particolare sulla modernizzazione e sulla sicurezza. Il completamento dei lavori segna non solo un ritorno alla piena operatività, ma anche un rinnovato impegno verso un’assistenza sanitaria più efficiente e umanizzata.

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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