Livorno, 06 novembre 2024 – Secondo l’analisi di Risposte Turismo, presentata lunedì (il 4 novembre, n.d.r.) in Fortezza Vecchia, il comparto crocieristico a Livorno è in forte espansione. Nel 2023, ha generato un impatto economico di circa 53 milioni di euro, e i numeri per il 2024/25 si prospettano ancora più alti. Secondo lo stesso istituto di ricerca, l’8% dei turisti delle grandi navi si ferma in città.
Con qualche dato in mano, abbiamo raggiunto l’assessore al turismo e al commercio del Comune di Livorno Rocco Garufo;
assessore, finalmente dopo tanto parlare del settore crocieristico arrivano dei dati concreti. Dagli sbarchi delle crociere arrivano quasi 60 milioni di euro. Possiamo finalmente mettere a un primo punto sulla vecchia e ricorrente questione di cui in città si discute spesso: le crociere sono davvero un’opportunità per Livorno?
Certamente, le crociere rappresentano un’opportunità significativa per Livorno. La stima di 53 milioni di euro di impatto economico fornita da Risposte Turismo è assolutamente seria e basata su una ricerca rigorosa. Tuttavia, è importante tenere presente che ci sono elementi che potrebbero far apparire questi numeri leggermente sottostimati. Ad esempio, quest’anno, fino a ottobre, abbiamo avuto oltre 70mila richieste di informazioni presso il nostro ufficio turistico, per lo più da crocieristi (quindi già oltre l’8%). Questo dato ci fa pensare che ci sia un interesse per Livorno superiore a quanto si potrebbe dedurre dai dati standard. Alcune stime di altri centri studi indicano che almeno il 20% dei crocieristi decide di fermarsi in città, non l’8% come suggerito. Ricordo, per esempio, una ricerca del Centro Studi Turistici che stimava questo dato attorno al 40%, forse sovrastimato, la verità credo stia nel mezzo. L’amministrazione, a prescindere dal dato preciso, punta ad aumentare ancora questa percentuale, sfruttando al meglio le opportunità che Livorno offre.
A fronte di queste potenzialità, su cosa sta lavorando l’amministrazione per massimizzare il traffico delle grandi navi e fare in modo che un maggior numero di crocieristi scelga di rimanere in città?
Per raggiungere questi obiettivi, abbiamo intrapreso diverse iniziative, in collaborazione con l’Autorità Portuale, Porto di Livorno 2000 e la Fondazione LEM. Innanzitutto, apriremo un nuovo hub per i crocieristi in via Cogorano. Sarà uno spazio pensato per accogliere i turisti, fornire informazioni e facilitare il primo impatto con Livorno, presentando la nostra città con servizi specifici e promuovendo le attrazioni locali. Un altro progetto fondamentale sarà il miglioramento della segnaletica turistica, con percorsi che guidino i visitatori dal porto verso i principali punti d’interesse cittadini, per rendere Livorno una meta più accessibile e invitante fin dall’arrivo.
Molti crocieristi vedono in Livorno una tappa per raggiungere altre destinazioni, come Firenze e Pisa. Come pensate di competere con queste località così rinomate?
Non si tratta di competere direttamente, ma piuttosto di affiancare queste destinazioni, mostrando che Livorno ha molto da offrire, percorsi alternativi e insoliti che sono sempre più attrattivi per il turista. In collaborazione con Porto di Livorno 2000, stiamo sviluppando pacchetti turistici che potranno essere venduti direttamente a bordo delle navi, proponendo esperienze uniche che permettano di scoprire il ricco patrimonio culturale, naturalistico ed enogastronomico di Livorno. Si tratta di esperienze autentiche che ci auguriamo possano trattenere un numero sempre maggiore di visitatori. Al centro di questa progetto ci sarà il coinvolgimento dei tour operator, soggetti imprescindibili per lo sviluppo turistico della città.
Ritorniamo al punto di partenza, lei sostiene che i dati siano sottostimati, ci sarà modo di restituire uno stato dell’arte completo e approfondito?
Per il 2025, come assessorato, stiamo progettando uno studio statistico che ci permetterà di avere dati ancora più precisi sul flusso turistico e sull’impatto economico del settore crocieristico su Livorno. Abbiamo già preso contatti con un centro di studi statistici leader a livello nazionale. Vogliamo dare una rappresentazione realistica e concreta dei benefici, così da pianificare al meglio le nostre attività e rispondere alle aspettative della cittadinanza, che ha il diritto di conoscere l’impatto reale di questo fenomeno sul territorio. Noi crediamo che sia un motore economico delicato ma se gestito correttamente molto interessante per l’economia cittadina.
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