L’angolo delle curiosità: Personaggi storici

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L’angolo della curiosità: Personaggi storici

La letteratura ci salva se ci insegna a capire la natura umana e a orientarci meglio nella vita; è grazie ai grandi personaggi immaginari che non vanno mai dimenticati e mai del tutto esiliati dai nostri pensieri. (Elias Canetti)

          Cosimo de Medici (1389-1464), nonno di Lorenzo il Magnifico, è stato uno straordinario uomo d’affari, il più grande banchiere d’Europa del suo tempo.  Incarnò la supremazia politica e culturale della Firenze del primo Quattrocento. Uomo dalle eccezionali doti politiche, resse le sorti della sua città  e del suo Stato come leader e tutore dei valori repubblicani. Coltivò una rete di amicizie e frequentazioni nell’ambito della cultura umanistica e investì risorse imponenti nell’arte di libri e oggetti preziosi, nella promozione delle imprese assistenziali e della comunità religiose.

          Enrico VIII d’Inghilterra, secondo monarca della dinastia Tudor, salito al trono nel 1509 a soli 18 anni, fu il fondatore della Chiesa anglicana, nata in seguito allo scisma religioso e alla separazione dalla Chiesa cattolica di Roma.

     Galileo Galilei, scienziato protetto dal Granduca di Toscana, poté contare sulla stima di ecclesiastici di grandissimo peso come il cardinale Roberto Bellarmino, gesuita, membro di spicco del Sant’Uffizio e della Congregazione dell’Indice, e Maffeo Barberini futuro papa Urbano VIII. Nel 1633 il grande fisico fu, però, costretto ad abiurare davanti all’Inquisizione per la sua dimostrazione empirica  delle teorie di Copernico.  Solo il pontefice Giovanni Paolo II dopo molti anni ha ammesso che Galileo «ebbe molto a soffrire da parte di uomini e organismi di Chiesa».

     Il Presidente Abramo Lincoln, avvocato di grido, ha incarnato il mito americano del self-made in una nazione lacerata da contrasti scaturiti dall’industrializzazione nel Nord e dall’espansione della schiavitù nel Sud.  Divenne Presidente mentre la grande lotta tra la libertà e schiavitù diventava il punto centrale della vita politica, sociale ed economica  degli Stati Uniti sfociando nella Guerra civile, che costituì il momento centrale del processo di formazione della nazione. A questo processo Lincoln diede un contributo fondamentale, riunificando il Paese.

Concetto Marchesi, catanese d’origine, è stato un famoso latinista che ha insegnato nell’Università di Messina (per otto anni) e di Padova. Durante il periodo in cui ha insegnato all’ateneo di Padova, ha coinciso con il Ventennio ed è stato obbligato a giurare fedeltà al re e al duce e nonostante ciò ha manifestato sempre il dissenso al regime fascista attraverso i suoi corsi. Era un comunista della prima ora, avendo partecipato al Congresso di Livorno del 21 gennaio del 1921. Dal 1946 al 1957, anno della sua morte, è stato un deputato di spicco del Partito comunista e un custode inflessibile della sua ortodossia. Per il collega Manara Valgimigli fu «un esempio di civiltà e di buon costume in tanta barbarie e scostumatezza».

In inglese i caratteri corsivi si chiamano italic perché fu un italiano Aldo Manuzio, nel 1501, a introdurli nella stampa. Il Novecento ha segnato poi l’avvento di caratteri più modernisti come l’Helvetia negli anni Sessanta che è diventato il carattere per eccellenza della grafica razionalista, come quella della metropolitana di New York.

          Walter Benjamin (1892-1940) è stato un filosofo ebreo tedesco. Esule e apolide, privo di cittadinanza, braccato dalle orde naziste, si suicidò in Spagna temendo l’espulsione e la consegna ai nazisti.

 

 

 


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