Vivarini non è più l’allenatore del Frosinone. Al suo Posto Leandro Greco. Stirpe : “Ci vuole coesione e umiltà”

64

Vincenzo Vivarini e il Frosinone Calcio si separano ufficialmente, al suo posto è stato promosso dalla Primavera Leandro Greco. Ad annunciare la decisione è stato il presidente Stirpe in conferenza stampa. La squadra giallazzurra, peraltro, partirà per il ritiro a tempo indeterminato a Castel di Sangro da questa mattina.

Le parole di Stirpe
La vita come il calcio ti pone davanti ad ostacoli e difficoltà che bisogna superare. E ti pone davanti la necessità di risolvere diverse problematiche. Vi ricordo le parole del 24 giugno. Abbiamo detto di ripartire con entusiasmo cercando di evitare di fare disastri. Secondo me siamo andati anche oltre i nostri obiettivi. Siamo ripartiti da un allenatore che era ambito da diverse squadre di A, dove abbiamo fatto un buon lavoro per portarlo qui da noi.
Il giorno dopo la retrocessione andai a parlare con i calciatori per dirgli che Frosinone non era una prigione e chi aveva ambizioni diverse poteva andare via. Chi voleva andare via è stato assecondato e chi voleva restare anche. Chi non voleva restare ma non aveva richieste la società ha cercato di fare il possibile per cederlo, ma se non c’è un’offerta il calciatore resta qui.

Quando voi parlate di mercato in ritardo, parlate di un concetto sbagliato. Bisogna guardare sempre l’equilibrio economico della società, non è che si può acquistare calciatori prima di venderli. Il mercato deve tenere conto di tutti i fattori. Si sta creando un clima non favorevole dove si può operare. Abbiamo cercato di riproporre il progetto che vi avevo illustrato il 24 giugno, è lo stesso progetto fatto negli ultimi anni. Il costo del personale di questa squadra è superiore del 15% della squadra che ha vinto il campionato. La società non ha lesinato le spese. Il discorso è uno: il bilancio del Frosinone non può chiudere in perdita fin quando sarò il presidente.

L’inizio stagione – Il percorso di rigenerazione non sta andando come ci auguravamo. Non si è creata un’empatia giusta tra il tecnico e la squadra. Ci sono domande che ancora oggi non so darvi una risposta. Fatto sta che i risultati sono sotto gli occhi di tutti. C’è un percorso che bisogna ricostruire e c’è bisogno di una scossa. Spesso ho visto sul banco degli imputati l’allenatore ma poco la squadra. Questi giocatori, parlo di quelli che già c’erano negli anni passati, sono la brutta copia di quelli ammirati nei campionati scorsi. Anche i nuovi arrivati stanno facendo male. Poi ci sono stati gli infortuni che ci hanno condizionato pesantemente, da ultimo quello di Partipilo che perderemo per un paio di mesi a causa di una frattura del piede. Non dimenticando poi che molti di questi calciatori fondamentali che facevano parte del gruppo storico erano reduci da infortuni pesanti, e alcuni ancora devono recuperare. Di tutte queste circostanze che possono dare una giustificazione si innescano anche le valutazioni del tecnico. In un momento normale e di tranquillità potrebbero essere anche gestiti diversamente. Se andiamo a vedere alcune partite meritavamo di vincere, poi perdiamo pezzi e alcuni elementi poi sono disorientati.

I provvedimenti – Abbiamo preso due provvedimenti. La squadra andrà a Castel di Sangro in ritiro a tempo indeterminato fin quando non rivedrò entusiasmo tra loro, con piccoli accorgimenti. Stamattina abbiamo deciso di sollevare dall’incarico Vincenzo Vivarini. Vi dico la verità, non siamo felici e convinti che sia la scelta giusta, ma era necessaria per non dare alibi a nessuno. La squadra è stata affidata a Greco, ma non in maniera provvisoria. Le cinque qualità  – Avevo chiesto cinque qualità per ripartire. Bisognava avere pazienza e questo ambiente non ce l’ha avuta. Avevo chiesto la fiducia che abbiamo penso meritato sul campo in 23 anni e nemmeno questa ho visto. Avevo chiesto la coesione e non c’è stata. Senza coesione arriva il disastro ed è avvenuto già. Vi avevo chiesto l’umilità. Frosinone è andato tre volte in Serie A, negli ultimi 10 anni, ma non è che gli spetta di diritto. Già la Serie B, per quello che abbiamo intorno, è un lusso. Delle cinque cose che avevo chiesto non se ne è verificata nemmeno una. Credo che l’esame di coscenza bisogna farlo tutti quanti. Non sono contento dell’allenatore, della squadra, non sono contento della stampa e nemmeno del pubblico. Se si rema tutti dalla stessa parte è più facile raggiungere risultati. Se si rema tutti in direzione opposta si va incontro al disastro. E’ facile pretendere ma bisogna anche dare.

La rosa e il mercato- Se con tutti gli infortunati possiamo già mettere in campo una formazione competitiva significa che la rosa è stata fatta bene. Se noi recuperiamo i tanti infortunati allora dovremo fare poco sul mercato, se invece non succederà guarderemo intorno. Avremo la possibilità di recuperare anche Kalaj. La società da quando c’è Guido Angelozzi ha recuperato tutti i disastri fatti nelle precedenti gestioni, me per primo. Il Frosinone dovrebbe fare un monumento a Guido Angelozzi, se siamo una società che ci invidia tutta Italia lo deve esclusivamente a lui. Il nostro impegno per stare nella posizione che ci siamo prefissati sarà massimo, senza lesinare niente.

Sull’esonero di Vivarini – Vivarini è stato assunto per un progetto a lungo termine e bisognava dargli tempo, essendo un allenatore nuovo in un gruppo nuovo ed essendoci le storie di una retrocessione che ancora oggi stentiamo a toglierci dai nostri abiti. Era giusto riflettere, fare tutto il percorso che bisognava fare. Non è stato aiutato dalla fortuna, è stato tirato troppo in causa, ingiustamente, come se fosse il parafulmine”.

Sul dopo Vivarini – Non abbiamo sondato nessuno oltre Greco ma da settimane siamo bersagliati da richieste di allenatori che vogliono venire ad allenare il Frosinone.

Responsabilità – I primi responsabili per me sono i calciatori. Basta guardare quelli che c’erano qua e come stanno giocando ora. Non dimentichiamoci che siamo la squadra di B con più convocati in nazionale. Il loro presidente allora gli farà vedere come si torna ad essere competitivi. Ho parlato con il capitano e con due/tre calciatori rappresentativi e gli ho detto le stesse cose che sto dicendo a voi. La squadra è a tempo indeterminato in ritiro e tornerà a fare la vita normale solamente quando non rivedo in loro entusiasmo.

Primavera – C’è Frara che ci sta pensando. Ancora non so chi sarà il nuovo allenatore.

Su possibili offerte per la società – Non ci sono offerte per la società, quello che sentite in giro è tutto falso. Non c’è nessun imprenditore interessato. Vi dovrete sorbire ancora per un po’ di tempo il sottoscritto.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.