IL DS Guido Angelozzi : ” Il Frosinone non è morto, la società è forte, Vivarini è bravissimo e resta “

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Il punto della situazione – “Ho voluto fare questa conferenza perchè ritenevo opportuno chiarire un po’ di cose e dare un po’ di tranquillità a voi e alla tifoseria. Siamo stati costretti quest’estate a cambiare tante cose dopo una retrocessione balorda. Nella testa del presidente e mia era di cambiare e fare restare i calciatori che volevano restare, iniziare un percorso nuovo con Vincenzo Vivarini che per me non è bravo, ma bravissimo. Lo ha dimostrato negli anni e soprattutto l’anno scorso, siamo convinti, io e il presidente, di aver fatto la scelta giusta. Quello che mi posso rimproverare è quella di aver fatto la squadra a bocconi, devo dare una chance al mio allenatore e ai giocatori.

C’è da dire che la squadra dal 15 agosto ha avuto una disgrazia addosso che è fuori dal normale: Cittadini crociato rotto, menisco Cerofolini, dopo un po’ ricoverato Biraschi, Tsadjout menisco ricoverato. Ieri sera è stato operato Pecorino, domani intervento chirurgico Distefano. Sei interventi in due mesi e mezzo per calciatori su cui ci puntavamo. Sono molto sereno, sono un toro ferito ma non morto. Il Frosinone Calcio non è morto. Abbiamo avuto tante avversità, ma sono convinto che la squadra verrà fuori perchè abbiamo un allenatore bravo e giocatori bravi.

Siamo sempre presenti come dirigenza, siamo feriti ma non morti. Siamo una società forte,usciremo piano piano da questa situazione. Se qualcuno vuole dare qualche colpa è da parte mia. Lasciate stare squadra e allenatore forte, se c’è qualcuno che vuole lamentarsi lo faccia con me”.

Il futuro – “Non abbiamo detto che dobbiamo vincere il campionato ad inizio estate. Abbiamo detto che dovevamo buttare una base, finoranon si sono verificate. A gennaio se la società si rende conto che abbiamo bisogno di qualcosa interveniamo. Vogliamo continuare il percorso che abbiamo intrapreso. I risultati sono importanti ma anche le idee che portiamo avanti.

I tifosi  – “Siamo una società forte, ma in tutti i sensi. Ci sono momenti di difficoltà come questi e dobbiamo essere bravi a uscirne fuori. Rispetto l’opinione di tutti, ma le decisioni spettano a noi. E’ facile oggi dire cambiamo allenatore, noi sapevamo che andavamo incontro ad una situazione difficile. Tante squadre hanno sofferto dopo la retrocessione e hanno cambiato allenatore quattro volte in un anno per poi fare il doppio salto dietro. Ci sono passato in queste tematiche qua, non ci voglio cascare. Anche io se ero tifoso era incavolato, però dobbiamo cercare di portare avanti il lavoro intrapreso”.

Il momento no – “La colpa non è di nessuno. Mi vedo tutti i giorni gli allenamenti e li vedo fare cose che poi la domenica non fanno. Per me è un fatto psicologico, la squadra si deve sbloccare. Sto diventando matto per pensare dove si può migliorare, non è colpa di qualcuno se le cose stanno andando male. Vi assicuro al 100% che non ci sono situazioni dubbie tra calciatori e allenatore. A La Spezia con Italiano eravamo in una situazione del genere, poi pian piano siamo usciti fuori.  Oggi ci ritroveremo a pranzo e discuteremo tutti. Non mi era mai capitato di avere sei interventi in due mesi e mezzo. Giochiamo impauriti, speriamo al più presto supereremo queste difficoltà”.

Gli infortuni – “Noi l’anno scorso dal mese di dicembre abbiamo avuto una strage in Serie A con i terzini. A gennaio abbiamo preso un difensore che non ha giocato più, poi il portiere, ma è una cosa impressionante che sta continuando anche quest’anno. Tsadjout e Pecorino si sono scontrati tra loro in allenamento e si sono fatti male al ginocchio. Distefano si opera domani alla spalla”.

Partipilo  – “Il nervosismo dopo aver sbagliato il rigore ci può stare. Non ha avuto chissà quale reazione, ci può stare in quel momento uscire dal campo arrabbiati. Una settimana prima avevamo fatto una buona partita. In casa facciamo fatica, c’è un blocco mentale e paure nascoste. Oyono ad esempio non è quello che conosciamo noi, sta attraversando un momento no. Ci sono momenti che le cose non vanno bene”.

La squadra – “Questa squadra ci credo molto. Ha qualche difetto strutturale, perchè, l’ho detto, manca ad esempio un centrocampista. Errore mio, più avanti cercheremo di rimediare. L’allenatore lo volevano tutti l’anno scorso anche in A. Non stiamo andando bene tutti insieme, non solo Vivarini. Se siamo uomini dobbiamo rivoltare questa squadra, perchè ci sono le possibilità. Se non lo facciamo significa che non siamo degni di stare a Frosinone. Ad oggi non ho trovato la chiave per superare questo momento, ma ci riusciremo. Se lo riusciamo a fare possiamo venire fuori. sono convinto che abbiamo una squadra forte. Se vado a prendere i singoli siamo una squadra forte, ma al momento non rendiamo al meglio”.

Calciomercato – “L’allenatore ha chiesto se potevamo reinserire Canotto, Szyminski e Haoudi e l’abbiamo fatto. La società li aveva inseriti lo stesso in lista. Ogni giorno ne perdiamo uno per infortunio, meno male che ci sono. Sugli svincolati ci avevamo provato per Caputo ma lui non se l’è sentita per problemi familiari. Abbiamo Ambrosino e Sene a disposizione in attacco, andremo avanti così. Ve lo dico già oggi: noi arriviamo dove ci siamo prefissati di arrivare ad inizio anno”.

 


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