Latina : 600 croci per le vittime della strada. La Lettera di Eros

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“Ciao sono Eros e avrò per sempre 22 anni. Per mia sfortuna ho incontrato un ventenne alla guida di una macchina senza patente, senza assicurazione e con un fiume di alcol in corpo, insieme a quattro suoi amici anche loro ubriachi, venuti da un paese lontano (l’Ucraina). L’urto avvenne alle ore 00:05 di sabato 25   giugno 2000, mentre mi recavo insieme a due miei amici a prendere un gelato da mio zio Vincenzo. Un mio amico è morto con me. Lui guidava in uno stato pietoso: pensate, a 20 anni… E ci hanno lasciati in strada come cani abbandonati in un fiume di sangue. Adesso sono murato in un loculo al cimitero e lui, il ventenne, sorride libero. Non cerco vendetta ma giustizia, che non ci sarà mai. Ho sempre qualcuno che mi porta fiori e tanti amici che mi rimpiangono. Sono circondato da sfortunati come me: Luigi, Marco, Filippo, Giorgio… Triste compagnia che aumenta ogni giorno. Colpa di regole ingiuste, di indifferenza, di disattenzione, inefficienza di tutti e su tutto: tanto noi siamo morti.

Impegnati per rivendicare i tuoi diritti, per la tua sicurezza sulle strade quando vai al lavoro, quando la sera esci per divertirti con gli amici in discoteca. Non è vero che “è stato solo un incidente”, che “è stato il destino”, ma un ragazzo di 20 anni che mi ha fermato per sempre a soli 22… Un mezzo che circola sulla strada è un’arma e uccide: non c’è differenza tra usare male una pistola o un coltello e usare male una macchina. Aiutami a organizzare a Latina la manifestazione delle 600 croci: la data verrà fissata a breve. Io non lo posso fare, ma vi prego fatelo voi per me, e per tanti come me che pretendono giustizia… Giustizia, mai vendetta. Ciao, Eros”.

Giovanni Delle Cave, il papà di Eros

Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada APS


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