LATINA – “Latina, voglio dire solo una cosa: chi non salta adesso è un c… di carabiniere pezzo di m…”. Sarà processato per diffamazione aggravata ai danni dell’Arma il rapper Vincenzo Mattera, in arte Paky, originario di Secondigliano ma cresciuto a Rozzano, che il prossimo 18 dicembre 2025 dovrà difendersi davanti al tribunale del capoluogo di provincia del Lazio in composizione monocratica.

Una decisione che arriva a quasi un anno esatto di distanza da quanto avvenuto lo scorso 24 agosto 2023 durante l’”Explosive Festival”, evento che aveva suscitato le prime polemiche già all’inizio della serata dato che uno dei due ospiti, il rapper Geolier, non si era presentato all’appuntamento, scatenando la rabbia di quanti avevano acquistato il biglietto per vederlo sul palco allestito nello stadio Domenico Francioni Di Latina.

L’altro artista, invece, si era normalmente esibito ma, tra una canzone e l’altra, aveva incitato il pubblico a saltare insultando i carabinieri, suscitando indignazione tra gli spettatori e, in particolare, tra i membri delle forze dell’ordine presenti per garantire la sicurezza dell’evento. Parole offensive filmate anche da numerosi telefonini, che in poco tempo avevano fatto il giro dei social e suscitato le reazioni del mondo politico.

Quanto accaduto è inaccettabile” aveva detto il sindaco di Latina Matilde Celentano, che aveva espresso “la massima solidarietà agli uomini e alle donne dell’Arma, prendendo nettamente le distanze dalle frasi pronunciate nei loro confronti”. “Quanto pronunciato dal cantante Paki è molto grave e non è in alcun modo giustificabile” le parole invece del senatore Nicola Calandrini: “Mentre Paki si esibiva, infatti, donne e uomini di diverse forze dell’ordine, erano attorno allo stadio per garantire la sicurezza di tutti, anche degli artisti che si stavano esibendo. Nessuna forma di denuncia, satira, critica, anche nei confronti dell’ordine costituito, può trasformarsi in un’offesa gratuita, diretta, insensata”.

A denunciare l’artista, la mattina dopo il concerto, ci aveva pensato il Sim carabinieri, associazione sindacale che aveva querelato Paky per diffamazione aggravata. Nelle scorse ore la decisione della Procura di Latina, che lo ha citato a giudizio per diffamazione aggravata ai danni dell’Arma. Il prossimo 18 dicembre 2025 Paky dovrà difendersi dalle accuse davanti al Tribunale di Latina in composizione monocratica.

Nel processo il Sim si costituirà parte civile e, in caso di eventuale risarcimento, devolverà interamente la somma a un’associazione benefica.


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