Notte di fuoco a Terracina sul monte Leano. Paura a San Silviano evacuate 30 persone

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Inferno di fuoco a Terracina dove un vasto incendio ha colpito Monte Leano arrivando fino alle abitazioni di San Silviano e Campo Lungo, mettendo a rischio la sicurezza di una cinquantina di residenti. Quella che è stata messa in piedi, dietro il coordinamento della Prefettura di Latina, è stata una vera e propria task foce che ha visto collaborare vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri, polizia locale, Croce Rossa e tanti volontari. Sul posto anche il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, che in prima persona ha voluto constatare la situazione.
Fortunatamente non si registrano feriti, ma le operazioni di spegnimento del rogo hanno richiesto un massicci impiego di uomini e mezzi, anche aerei. L’incendio era praticamente spento nel pomeriggio, con l’ausilio dei mezzi aerei intervenuti su più fronti, ma poi è ripreso alimentato anche dal vento, soprattutto dalla serata, con le fiamme che si sono propagate in maniera spaventosa, bruciando ettari di macchia mediterranea e bosco. Con l’arrivo del buio è stato interrotto l’intervento dei mezzi aerei che di notte non possono volare e si è proceduto con le operazioni di terra. Due autobotti dei vigili del fuoco sono state posizionate nel piazzale della chiesa di San Silviano per rifornire i pick up dei pompieri che hanno potuto salire e muoversi più agevolmente, come i mezzi della protezione civile.

Complessa anche la gestione dell’evacuazione dei residenti della zona di San Silviano, effettuata a scopo precauzionale. Su indicazione dei vigili del fuoco le persone sono state invitate a uscire dalle proprie abitazioni; alcuni di loro non volevano farlo ed è stato difficile convincerli; quella di San Silviano è una comunità molto radicata e in alcuni dei residenti ha prevalso la paura di dover lasciare tutto. In totale, al termine del sopralluogo dei vigili del fuoco è stata valutata la necessità di evacuare 10 abitazioni che si trovano nella parte più alta di San Silviano, per un totale di 29 persone Alcune di loro alla fine hanno trovato un alloggio da qualche parente mentre anche un albergo ha messo a disposizione dei posti.

Per gli abitanti della zona è stata aperta anche l’ex scuola a San Silviano, dove è stato allestito una sorta i punto di primo soccorso, mentre altri posti letto sono stati ricavati anche nel palazzetto dello sport. La macchina dei soccorsi, coordinata dalla prefettura di Latina, ha operato in maniera sinergica fino a questa mattina per cercare di fronteggiare una situazione molto complessa che ha richiesto un grande impegno e grande lavoro da parte di tutti.


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