LIVORNO – Livorno oggi piange la scomparsa di Salvatore Chiappa, uno dei due fondatori del celebre locale Gagarin, diventato nel tempo una meta ambita da turisti e locals. Salvatore, marito di Fiorella e padre di Giuliano e Roberto, è morto a 77 anni, lasciando un vuoto profondo non solo nella sua famiglia, ma anche tra i tanti clienti e livornesi che lo ricordano dietro il famoso bancone.
Arrivato a Livorno verso la fine degli anni ’50, Salvatore iniziò a lavorare come pasticcere nel negozio che oggi è conosciuto come Gagarin. Incontrò la sua futura moglie, Fiorella Andrei, in un bar a Shangai, e dopo il matrimonio, decisero di rilevare l’attività all’inizio del 1970. La vera svolta arrivò nel 1989, quando decisero di concentrarsi esclusivamente sulla torta di ceci, che nel tempo è diventata un’icona culinaria della città. La torta, servita con schiacciatina o pan francese e accompagnata da melanzane, è un must per i livornesi, spesso accompagnata da un bicchiere di spuma.
Una curiosità che molti si chiedono entrando nel negozio del Mercato è l’origine del nome “Gagarin”. Si narra che i clienti avessero notato una somiglianza tra Salvatore e il celebre astronauta russo Yuri Gagarin, primo uomo a volare nello spazio. Da qui nacque l’idea di rinominare il locale. Oggi, l’attività è portata avanti da Fiorella e dai figli, mantenendo viva la tradizione livornese. È comune vedere i titolari scherzare con i clienti, specialmente con quelli che chiamano la torta di ceci “Cecìna” o “Farinata”. Un cartello all’interno del locale avverte ironicamente: “Se ne chiedi la Cecina, Fiorella t’attecchina”.
Se ne va un pezzo di Livorno ma non se ne va la storia che ha contribuito a creare.
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