Si aggrava la posizione dell’imprenditore per il bracciante indiano morto. Ora è accusato di omicidio colposo

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Si aggrava la posizione del datore di lavoro del bracciante agricolo indiano morto a seguito del gravissimo incidente sul lavoro avvenuto lunedì in via del Passo tra Borgo Santa Maria e Borgo Bainsizza vicino Latina.

Il cittadino straniero che ha perso il braccio destro,  era ricoverato in condizioni disperate al San Camillo di Roma e adesso – come avviene sempre in questi casi –  il capo di imputazione cambierà: da lesioni gravissime a omicidio colposo oltre ad omissione di soccorso.

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Latina sono coordinate dal pubblico ministero Marina Marra. In base a quanto è emerso l’imprenditore agricolo dopo il terribile infortunio avvenuto tra i campi ha fatto salire il bracciante sul furgone insieme alla moglie e lo ha scaricato davanti casa a Borgo Bainsizza. E’ stato un connazionale a notare la scena e a dare l’allarme.  Il Bracciante lavorava per 12 ore al giorno pagato, 4 euro l’ora.

Uno sfruttamento inammissibile, ma che nell’agro pontino accade ancora.


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