ROMA – La Regione Lazio, Assessorato al Lavoro, inaugura una nuova fase della riforma dei servizi per il lavoro avviata nell’agosto dell’anno passato. I servizi per il lavoro privati si affiancano a quelli pubblici, per ora solamente per quanto riguarda il Programma GOL, nel prendere in carico i cittadini che cercano possibili soluzioni al loro stato di disoccupazione o comunque di occupabilità. Si tratta di una evoluzione significativa che vede la Regione Lazio protagonista di una innovazione il cui scopo è quello di rendere maggiormente efficiente e integrato lo scenario di servizi. Oggi, il cittadino che intende avviare un proprio percorso di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro può rivolgersi alle oltre 60 agenzie accreditate dalla Regione per vedere soddisfatti i propri bisogni e per avere risposte che prima erano frammentate e con passaggi di ritorno tra Centri per l’Impiego e Agenzie, allungando i tempi, a volte a dismisura. 

Di questa scelta il Patto Lavoro Lazio, che associa le Agenzie per il Lavoro Laziali, sotto la guida del Presidente Sergio Nisi, è sempre stato assertore, sostenendo un modello collaborativo e cooperativo tra pubblico e privato, con quest’ultimo chiamato comunque a svolgere un ruolo di garanzia e vigilanza. Di tali istanze l’Assessore Giuseppe Schiboni si è fatto carico anche superando diffidenze e ostacoli che sempre vengono posti nel momento in cui le scelte assumono caratteristiche di innovatività e di superamento di modelli ormai non più adeguati rispetto alla rapidità delle scelte e dei servizi che il mercato del lavoro attuale richiedono. Le ricorrenti ricerche che pongono in luce le difficoltà di colmare il mismatching, evidenziano anche come la risposta risieda nella efficienza e rapidità dell’incrocio, cosa questa che le Agenzie per il Lavoro assolvono costantemente.  Nella consapevolezza di questo, il lungo confronto tra Associazioni di Agenzie e l’Assessorato ha contribuito a ridefinire le priorità nell’ottica del miglior servizio al cittadino.

Partendo con la sperimentazione dal Programma GOL, la Regione Lazio intende inoltre superare difficoltà e ritardi che tutte le Regioni italiane stanno incontrando, molte volte proprio per l’inefficienza dei servizi chiamati ad attuarlo. L’obiettivo è dunque quello di promuovere una piena partecipazione delle ApL volta ad attuare i servizi per il lavoro, nella completezza della loro offerta, e non solo per erogare i servizi che sono stati assegnati da parte dei Centri per l’Impiego. 

Il modello inaugurato dalla Regione Lazio e dal suo Assessorato al Lavoro mira proprio a questo: offrire al cittadino risposte che siano di prossimità, di qualità superiore, in grado di rispondere alle necessità che vengono manifestate.


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