Calcio, l’Aprilia supera il turno in Coppa Italia

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FLAMINIA 2 – APRILIA 2 (3 – 6 d.c.r.)

FLAMINIA (4-3-3): Reali; Gnignera (33’ s.t. Vittori), Locci, Giannetti, Carta; Macri, Mastrantonio (1’ s.t. Tiozzo), Cesarini (1’ s.t. Onofri); Belli (1’ s.t. De Cristofari), Moretti (28’ s.t. Leonardi), Scibilia. A disp.: Opara, Calisto, Lavagnini, Losi. All.: Vigna

APRILIA (4-3-3): Fontebuoni; Montella, Valentini, Sossai, Bencivenga; Fortunato (43’ s.t. Di Palma), De Marchi (19’ s.t. Maestri), Sterpone; Casimirri, Bosi (21’ s.t. Zeccolella), Fortuna (6’ s.t. Matteo). A disp.: Del Moro, Pace, Cuscianna, Veroni, Pirazzi. All.: Iacobucci (Venturi indisponibile)

Arbitro: Cattaneo di Civitavecchia

Marcatori: 44’ p.t. Casimirri (A) su rigore, 17’ s.t. Moretti (F) su rigore, 49’ s.t. Matteo (A), 50’ s.t. Vittori (F)

Note: Gara disputata a porte chiuse. Osservato un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio in ricordo delle vittime del terremoto di Ischia. Espulsi: 15’ s.t. Montella (A) per proteste; 50’ s.t. Iacobucci (All. Aprilia) per proteste. Ammoniti: Carta, Leonardi; Fortuna, Casimirri, Montella. Angoli: 5 – 2. Recuperi: 1’ p.t.; 5’ s.t. Sequenza rigori: Matteo (A): gol; De Cristofaro (F): gol; Sossai (A): gol; Macri (F): alto; Di Palma (A): gol; Scibilia (F): parato; Sterpone (A): gol.

L’Aprilia supera anche il Primo Turno di Coppa Italia ai rigori, così come era successo sette giorni fa in casa con la Lupa Roma nel Turno Preliminare.

Partono contratte entrambe le squadre, con la partita che fatica a decollare. Il primo squillo è di marca apriliana, con un tiro da fuori di Casimirri che però si spegne a lato. Al 19’ rispondono i padroni di casa con l’ex Scibilia, che vede il suo destro a giro finire fuori. Ancora Casimirri protagonisti, con il suo sinistro che impegna Reali in una respinta coi pugni. Al 34’ Carta viene pescato solo sul secondo palo da azione di calcio d’angolo, ma il suo sinistro finisce fuori. Al 41’ ancora Flaminia pericolosa, ma anche il tiro di Cesarini non inquadra la porta. Poi al 44’ Reali atterra Fortuna in piena area, con l’attaccante apriliano che era stato bravo ad anticipare l’uscita del portiere avversario. Dagli undici metri Casimirri si conferma ottimo rigorista e permette alle rondinelle di chiudere in vantaggio il primo tempo.

Anche l’inizio della ripresa è di marca bianco-celeste, con la traversa colpita da Bencivenga dopo appena cinque minuti. Al quarto d’ora Scibilia punta Montella e riesce a trovare il contatto in piena area. Il capitano apriliano protesta per la decisione dell’arbitro e viene allontanato, lasciando la squadra in dieci uomini. Dal dischetto Moretti trova il pareggio spiazzando Fontebuoni. Le rondinelle difendono con ordine, tentando poi di ripartire. Al 37’ Carta si sgancia sulla sinistra e prova a sorprendere Fontebuoni con un sinistro da posizione defilata, Al 40’ ci prova De Cristofaro su calcio di punizione, ma ancora Fontebuoni è pronto. Al 46’ lo stesso De Cristofaro supera il portiere apriliano con un pallonetto, ma Sossai è pronto e respingere sulla linea. Negli ultimi due minuti succede di tutto. Casimirri guida una ripartenza, Di Palma tira trovando la respinta di Reali. Il più lesto ad arrivare sulla palla è Mirko Matteo, che spinge in rete il gol dell’1-2. Ma l’azione successiva, a seguito di una mischia, Vittori trova l’insperato pareggio e manda le squadre ai rigori.

Nella sfida dagli undici metri l’Aprilia non sbaglia un colpo, mentre Macri manda alto e Scibilia si fa ipnotizzare da Fontebuoni, spingendo così le rondinelle al turno successivo. E dalla prossima settimana spazio al campionato.

Marco Iacobucci (All in seconda Aprilia): «Il rigore contro di noi dalla panchina non sono riuscito a vederlo bene, il capitano mi ha detto di non averlo toccato e io mi fido. Potevamo chiudere l’azione prima che si arrivasse all’uno contro uno, ma è andata così. Sul loro secondo gol c’era un evidente fallo su Zeccolella, che però l’arbitro non ha visto. Lì siamo stati un po’ molli, ma era anche normale visto che eravamo a fine partita e la stanchezza si è fatta sentire. La personalità sta venendo fuori, mentre ancora pecchiamo in esperienza. Una volta proseguita l’azione nonostante il fallo su Zeccolella potevamo fare fallo ed interrompere l’azione avversaria, ma è andata così. Questa gara, comunque, rappresenta secondo me un ulteriore passo avanti. C’era molto equilibrio in parità numerica, ma più volte abbiamo dimostrato di poter far male ogni volta che spingevamo sull’acceleratore. Anche nella ripresa abbiamo fatto bene, prendendo subito una traversa. Poi l’inferiorità numerica ci ha condizionato, portandoci a giocare in un modo che non è nelle nostre corde».

 


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