LIVORNO – Il tredici marzo di centottanta anni fa veniva inaugurata la Stazione Leopolda a San Marco, la terza in Italia e la prima in Toscana, purtroppo ad oggi in uno stato totale di abbandono e sfacelo. L’amministrazione si appresta a deliberare nei prossimi giorni un progetto di recupero nell’ottica della riorganizzazione urbanistica della zona insieme alle Terme del Corallo e piazza Dante e la Stazione San Marco è in agenda a Palazzo Comunale: “Che sia un punto di partenza per il recupero che in ogni modo non deve prescindere dal valore culturale di un pezzo di storia importante di Livorno” dichiarano in coro il Gruppo Federmodellistico livornese e l’Associazione Livorno delle Nazioni con Stefano Ceccarini, che oggi hanno festeggiato il compleanno della Leopolda livornese sui social con un video in diretta sul posto a narrare la storia gloriosa della prima stazione livornese. Una storia che affonda le sue radici nel Risorgimento e ancor prima, grazie all’iniziativa del Granduca di Toscana Leopoldo II e di due banchieri, uno livornese, Pietro Senn, e l’altro fiorentino, Emanuele Fenzi. Il presidente della Camera di Commercio dell’epoca, Agostino Kortzian, rappresentante della nazione livornese olandese alemanna, nel 1838 si recò in Inghilterra perché fosse addirittura Robert Stephenson, figlio del pioniere George Stephenson, tra i primi ingegneri civili a progettare ferrovie al mondo, a costruire la tratta che vedrà la luce nel 1844 con la prima corsa da Livorno a Pisa. La linea verrà poi completata negli anni successivi fino a Firenze. Erano gli anni del boom del turismo, del Grand Tour dei turisti di tutta Europa in Toscana e a Livorno, per il mare, le terme, l’arte e la cultura. Gli affreschi delle Terme del Corallo e della stazione San Marco sono firmati dalla stessa mano di Ernesto Bellandi, a testimonianza di un filo conduttore che purtroppo con lo scorrere del tempo si è interrotto.
“La stazione Leopolda a Pisa è stata restaurata ed è un centro in cui vengono organizzati molti eventi, lo stesso la Leopolda di Firenze è stata protagonista dell’iniziativa del Pd mentre la nostra stazione è in preda ad abusivismo, abbandono e spaccio di droga – attaccano i rappresentanti del gruppo Federmodellistico – adesso c’è l’ipotesi di una metropolitana superficiale tra Livorno e Pisa o di un nuovo quartiere abitativo e un altro centro commerciale di cui credo nessuno abbia bisogno. Noi auspichiamo invece un recupero che sia in linea con i valori risorgimentali e culturali delle Mura Lorenesi e della Porta San Marco”. Progettazione urbanistica ma non solo, il problema è anche la sicurezza: “I residenti sono tutti scontenti di questo totale abbandono da parte delle forze dell’ordine”. Cinquantaquattro mila metri quadrati di struttura abbandonati, i fasci ferroviari ancora integri ma “coperti” in più zone da competenze e proprietà, le case occupate abusivamente da balordi ma anche da ex dipendenti ferrovieri, Una situazione di difficile risoluzione: “Abbiamo fatto una raccolta di firme e abbiamo interpellato il presidente della Regione Eugenio Giani, anche se in Consiglio Comunale voteranno a favore servirà almeno una decina d’anni per concretizzare i lavori. Occorre un progetto intelligente di partenza che non sia uno strumento di propaganda per un colore partitico, un progetto finale che faccia del bene anche ai giovani e che non finisca in un luogo da apericene e basta. Si potrebbe allestire ad esempio un percorso turistico data la vicinanza col porto con personaggi in costume dell’epoca e sarebbe fantastico”. La Stazione Leopolda di San Marco figura anche nella classifica dei Luoghi del Cuore del Fai, Il Fondo Ambientale Italiano.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.