LATINA – Azienda Speciale dei rifiuti, i dubbi di De Amicis sulla tutela del personale.
«SE AVESSI AVUTO SOLO UN DUBBIO SULLA CONTINUITA’ LAVORATIVA DEGLI ADDETTI DELLA LATINA AMBIENTE AVREI FATTO ALTRE SCELTE»
Questa è la frase, non di circostanza, che avrei voluto sentir dire, tra le tante, dal Sindaco Coletta.
Perché tante sono le preoccupazioni che si celano dietro il riassorbimento del personale dalla Latina Ambiente all’ABC, la Azienda Municipalizzata istituita dal Consiglio Comunale per gestire la patata bollente dei rifiuti a Latina.
Perché prima di votare l’Azienda era propedeutico dirimere una volta per tutte, il dubbio legato al ricollocamento del personale.
Un aspetto legato all’assoluta impossibilita’ giuridica del passaggio dei lavoratori dalla Latina Ambiente, senza concorso pubblico, alla nuova Azienda, smentendo di fatto LBC, che ritiene che l’art.6 del Contratto Nazionale di Lavoro, possa creare le premesse per superare questo problema.
Oltre a questo aspetto, benchè la legge permetta la costituzione della Azienda Speciale e l’affidamento del servizio rifiuti, bisognava considerare, non ultimo, l’aspetto di tipo economico, e cioe’ quello di un Comune che deve ancora superare i danni economici prodotti dalla stessa Latina Ambiente, dall’Intermodale, dalla Metro, dalle Terme di Fogliano e si imbarca invece nell’avventura di un’altra partecipata.
Una Azienda legata mani e piedi al Comune per l’aspetto del bilancio e dell’equilibrio finanziario complessivo.
Lo dichiara in una nota l’ex consigliere comunale e membro della direzione provinciale del Pd, Enzo De Amicis
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