Andando a Borgo Sabotino ho cercato di visitare il Procojo un vecchia industria per produrre latte di bufale utilizzato fin dagli anni settanta per ospitare eventi di ogni tipo, un posto ideale per meeting. Era desolatamente chiuso, nonostante un evidente segnale turistico lo indicasse ai passanti. Un vero peccato, si tratta di un posto da visitare attentamente e con curiosità. L’Antiquarium comunale è stato istituito in quella sede nel 1997 con reperti donati da privati, è una antica struttura proto-industriale ottocentesca per la lavorazione del latte. La scelta di utilizzare il Procojo per ospitare l’Antiquarium, esprime la volontà di collegare momenti della storia del territorio pontino, ripercorrendone la trasformazione. L’edificio è di grande interesse, si trova accanto a strutture storiche come il Ponte dei Genovesi e la Torre di Foce Verde, in mostra l’uso del territorio relativo ai collegamenti, alla difesa, alla produzione. I reperti archeologici esposti nell’Antiquarium sono stati rinvenuti nel territorio circostante e in particolare durante i lavori di bonifica. La preistoria, la protostoria, l’età arcaica e l’età romana rappresentano le tappe di un racconto che giunge fino alla Bonifica. Presenti preziosi reperti archeologici marini a cura di Angelino Silvestri che merita un plauso per la sua invidiabile opera di ricerca, un uomo che ha dedicato la vita all’archeologia subacquea con ottimi risultati, impegno e conoscenze.
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