LATINA – Non si arresta la moria dei negozi a Latina. Tante le chiusure negli ultimi anni, a causa di una crisi che non risparmia nessuno. Bar, Ristoranti, Negozi di Abbigliamento ed ora anche lo storico Sergiacomi, dove si acquistavano colori Giotto, fogli da disegno ” Fabriano” e tanti prodotti legati alla cancelleria e alla creatività. L’annuncio è arrrivato su Facebook
«E’ con dispiacere che annunciamo la chiusura dell’attività che avverrà nei prossimi mesi. Nella convinzione di aver fatto del nostro meglio per rendere un servizio ai cittadini per 44 anni di attività, cercheremo di soddisfare le vostre richieste in questo ultimo periodo. Un Grazie commosso a tutti coloro che ci hanno dato fiducia in questa lunga e splendida avventura».
Quante volte sono andato con l’indimenticabile Gianfraco Patrizi ad acquistare qualcosa da Sergiacomi. Era una certezza. Eppure ora ricordo che a Latina nessuno delle nuove generazioni ha voluto proseguire il lavoro dei genitori nei negozi, tranne poche eccezioni. Seripa , Ciofi, Scotto, Benedetti, Miro, Pantano,” La Casa del Parmigiano” Onorati, Merluzzi, Porfiri. Quanti ricordi di un Latina che non c’è più! Tutto è cambiato ed anche la geografia dei luoghi muta, quando chiude un negozio. Resistono I Pistilli, i Barboni e pochi altri. Ma oggi, con gli affitti degli immobili alle stelle e le tasse più salate, le bollettte da capogiro, come si fa a resistere ? Chi aiuta i commercianti? Lo stesso discorso riguarda gli agricoltori che hanno organizzato tanti presidi in questi giorni, arrivando fino a Bruxelles per ribadire che le piccole aziende non ce la possono fare con i cambiamenti previsti dall’Europa. I mutamenti per difendere l’ambiente dall’inquinamento, ma ieri il capo della Toyota ha detto che le macchine elettriche provocheranno più di un problema e non tutto sarà limpido e liscio.
Oggi l’amarezza è tanta, perchè se dovesse continuare così, Latina sarà sempre più povera, con più ombre e meno insegne luminose lungo le strade.La globalizzazione ci sta portando ad un vero impoverimento, senza che nessuno possa opporsi e fare qualcosa. Pensate alla vicenda di via del Lido e via Ferrazza. Tre strtture che vogliono aprire e sono bloccate per un pasticcio urbanistico, sul quale la magistratura ha imposto il sequestro. Sembra assurdo, ma è così. Ma è questo il futuro che volevamo ?
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