La Città di Sabaudia celebrerà la “Giornata del Ricordo” nel segno dello scrittore e superstite dell’Olocausto, Primo Levi, con l’adattamento teatrale di “Se Questo è un Uomo”, il suo romanzo forse più famoso, ma senza dubbio quello dall’impatto emotivo più intenso.

Espressamente voluta dal Sindaco Alberto Mosca e dell’Assessore ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione, Pia Schintu, la rappresentazione è in proposta nella mattinata di mercoledì prossimo, 31 gennaio, presso il Salone San Francesco della Parrocchia Santissima Annunziata di Sabaudia.

In platea gli studenti delle terze classi di scuola secondaria di primo grado e delle classi quinte delle superiori, appena rientrati dal “Viaggio della Memoria” al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, ai quali l’opera vuole testimoniare la formidabile volontà di spiegare con l’arma della ragione l’irrazionalità della barbarie nazista.

Partigiano, scrittore, poeta, chimico, Primo Levi fu deportato dai nazisti nel campo di sterminio di Auschwitz nel febbraio del 1944, in quanto ebreo. Scampato alla morte con l’arrivo nel luogo di prigionia polacco dei soldati dell’Armata Rossa, ritornò in Italia e, fra il dicembre del 1945 ed il gennaio del 1947, scrisse “Se questo è un uomo”, il libro in cui racconta la sua tragica esperienza personale nel lager.

L’opera è messa in scena dalla Compagnia Teatrale Quintetto d’A., per la regia di Fabio D’Avino.

“Un viaggio nella memoria in cui l’orrore del lager viene portato in scena attraverso cori evocativi, monologhi, dialoghi densi di emozioni, che ripercorrono alcuni dei momenti centrali narrati dall’Autore” spiega il regista Fabio D’Avino. che ha voluto che a parlarcene, nella finzione scenica, fosse proprio Primo Levi, perché, come avviene da anni, il suo monito a “non dimenticare” venga recepito dalle generazioni che quegli orrori non hanno conosciuto, e soprattutto dai giovani.


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