Umberto Rapetto (Acqui Terme, 19 agosto 1959) è un generale italiano della Guardia di Finanza, in congedo dal 2012.
Ex-allievo della scuola militare Nunziatella, generale di brigata della Guardia di Finanza e già comandante del Nucleo speciale frodi telematiche.
In Telecom Italia dopo essere stato consigliere strategico del presidente esecutivo, Franco Bernabè, e poi – in veste di group senior vice president – direttore delle iniziative e dei progetti speciali, ha lasciato alla fine del 2013 in divergenza con le scelte del nuovo vertice aziendale.
Dal 2013 al 2015 ha condotto la trasmissione televisiva Il Verificatore su Rai2 e nel febbraio 2020 ha fondato la rivista Infosec.news, di cui è direttore editoriale. Il 5 luglio 2022 si dimette dal ruolo.
La sua ultima fatica letteraria “Cybersecurity? Solo questione di sfiga!(Impronte digitali edizioni) del dicembre 2023.
96 pagine per capire che nessuno ha capito cos’è la cybersecurity, scambiando una cosa seria per una simpatica occasione per organizzare convegni e approfondimenti dove chi meno sa più parla. Ponderate statistiche e autorevoli report individuano mille cause all’origine dei sempre più numerosi disastri virtuali, ma dimenticano la fonte principale delle moderne disavventure. La sfiga. A dispetto di chi imputa i frequenti incidenti informatici a problemi tecnici e anche di chi – più coraggiosamente – intravede falle nella componente umana delle organizzazioni, il testo punta il dito (anzi – scaramanticamente – due dita, indice e mignolo) contro la malasorte e le influenze negative. Il libro, vuole ribaltare il tavolo e scuotere la coscienza di chi ancora non ha compreso l’importanza del problema. Se vale il “Castigat ridendo mores”, questo volume provocatorio si prospetta come la migliore opportunità educativa in fatto di cybersecurity e lo stimolo ad affrontare le questioni più spinose.
Sappiamo bene quanto sia misterioso e complesso il mondo della sicurezza in ambito digitale: ogni giorno milioni di dati circolano in rete senza che ce ne rendiamo davvero conto. Dati aziendali, informazioni personali e notizie strettamente legate ad una sfera privata viaggiano alla velocità dei bit mentre ognuno vive la propria quotidianità.
Come proteggersi da tutto questo? Si possono limitare i danni ed è ancora possibile mantenere una propria privacy in un mondo iperconnesso? Bisogna davvero tutelarsi? Quali pericoli si corrono?
Se quello della sicurezza informatica vi sembra un argomento ostico questo libro di Umberto Rapetto offre una serie di contenuti che vanno dall’esplorazione all’approfondimento.
Per cui niente paura, anche se non avete avuto il modo di confrontarvi con il tema prima d’ora non sarà così difficile comprenderne le problematiche e soprattutto il fatto che, direttamente e indirettamente, la questione della sicurezza informatica tocca da vicino tutti noi.
L’autore ci fa conoscere meglio il “dietro le quinte” della Rete, quel magico mondo nel quale ogni giorno siamo immersi e che ci circonda anche quando non ce ne rendiamo conto. L’argomento è sicuramente articolato e se non si può essere esperti è tuttavia opportuno maturare una conoscenza, anche minima, dei pericoli e di come si possono evitare, per vivere la Rete con tranquillità e consapevolezza.
Perché in fondo, come sappiamo, prevenire è meglio che curare. Adottare una serie di accorgimenti e strategie può essere la soluzione più immediata al problema.
Rapetto arriva a delineare i campi di applicazione di quest’ultima e i possibili sviluppi futuri, tenendo conto anche degli aspetti giuridici e matematici.
L’esperienza dell’autore sul campo risulta fondamentale: il suo contributo offre un approccio pratico al problema e soprattutto al lettore inserendo nel libro non solo un percorso logico, ma anche una serie di obiettivi auspicabili per la verifica dell’acquisizione delle conoscenze.
Alessandra Trotta ( Giornalista e scrittrice )
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