Nel corso degli ultimi giorni, il Questore di Latina ha disposto l’intensificazione dei dispositivi di controllo del territorio da parte delle diverse articolazioni della Questura, anche con il supporto di unità del Reparto Prevenzione Crimine “Lazio” di Roma, soprattutto in quelle zone in cui erano state registrate forme di microcriminalità. Il piano straordinario di controllo del territorio finalizzato a monitorare le zone di maggiore degrado, ha consentito alle Volanti di identificare oltre 150 persone, nonché di elevare diverse sanzioni per infrazione al codice della strada. Numerose sono state le persone extracomunitarie accompagnate in Questura per verificare la regolarità della loro posizione sul territorio nazionale. In particolare, un equipaggio delle volanti, a seguito di una segnalazione pervenuta al 113 secondo cui un’autovettura provento di furto – munita di rilevatore satellitare – si trovava nel centro cittadino, riusciva ad intercettare la citata vettura in questa via Epitaffio, che nella circostanza stava viaggiando insieme ad altro autoveicolo, ugualmente risultato provento di furto. I malviventi che si trovavano a bordo dei due mezzi, alla vista della polizia si sono immediatamente dileguati e, una volta raggiunti volanti, sono stati costretti ad una rocambolesca ritirata all’interno di alcuni terreni coltivati, dove hanno abbandonato i mezzi che poco prima avevano trafugato. Nell’ambito della predetta operazione, invece, la Squadra Mobile ha dato esecuzione a diversi provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti indagati. In particolare, è stato tratto in arresto in regime di arresti domiciliari un giovane, nato nel 1993, perché ritenuto responsabile di tentata estorsione ed atti persecutori, mentre nei confronti di un 32enne è stata eseguita la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, in quanto ritenuto colpevole di atti persecutori nei confronti della moglie. Infine, ad Aprilia, è stato tratto in arresto un cittadino romeno, nato nel 1970, perché colpito da un provvedimento di unificazione di pene concorrenti, dovendo scontare la pena di anni 3, mesi 7 e giorni 26 di reclusione per i reati falsità materiale in atto pubblico commessa dal privato, ricettazione e simulazione di reato, nonché per i reati di lesioni personali, violenza e minaccia commessi in Romania per aver esercitato illecite pressioni nei confronti di alcuni elettori. L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della competente Autorità giudiziaria.
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