L’idrogeno, il più leggero tra tutti i gas, permetterà l’uso dei motori termici senza inquinare

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Nel porto di Valencia (Spagna) è stato usato il primo veicolo a idrogeno H2 per la movimentazione delle merci. Esso è stato studiato e messo a punto, nell’ambito del progetto europeo “H2Ports”, da un gruppo consorziale costituito dai seguenti enti di ricerca: Atena, Enea (Energia Nazionale per le Nuove Tecnologie), Università di Napoli “Parthenope” e Cantieri del Mediterraneo. Il veicolo è a zero emissioni inquinanti in quanto il suo propulsore è ibrido, cioè è costituito da celle a combustibile (12 kg di idrogeno) da 70 kW e da una batteria a ioni di litio (Li+) con una quantità di energia elettrica di 25 kWh, che consente un’autonomia di circa sei ore.L’idrogeno H2 è un ottimo combustibile che combinandosi con l’ossigeno dell’aria

H2 (gas) + ½ O2 (gas) → H2O (vapore)

produce vapore acqueo, cioè acqua allo stato di vapore, quindi non è inquinante. Oltre alla leggerezza, a parità di peso e nelle stesse condizioni di temperatura (25°C) e pressione  (101.325 Pa = 1 atm), la combustione dell’idrogeno produce una quantità di energia superiore sia a quella del metano CH4 sia a quella della benzina: rispettivamente circa due o tre volte di più:

1 kg di H2 ≈ 28.944 kcal,

1 kg di CH4 ≈ 13.300 kcal

1 kg di benzina ≈ 10.000 kcal.

L’idrogeno non esiste libero in natura ma può essere ottenuto per via chimica o per via elettrochimica (elettrolisi) o per via biochimica (batterica con idrogenasi). Quest’ultimo metodo, a differenza di quelli precedenti, non richiede energia: l’acqua H2O in presenza di particolari microrganismi (diversi tipi di batteri, microalghe) e di enzimi, o biocatalizzatori, chiamati idrogenasi, viene trasformata in idrogeno H2 e ossigeno O2:

H2O (liquido)  → H2 (gas) + ½ O2 (gas)

Questa dovrebbe essere la migliore soluzione per il prossimo futuro in quanto con l’idrogeno si continuerebbero ad usare i motori termici, come i motori a scoppio, che a differenza dei motori elettrici non hanno bisogno di ricarica, che richiede tempi lunghi, e permettono un’autonomia superiore a quella degli attuali motori a benzina.

Nel seguente link il mio precedente articolo sull’argomento: Workshop sull’Idrogeno come Risorsa energetica al Dipartimento di Chimica dell’Università “La Sapienza” di Roma | news-24.it

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).