PROVINCIA DI LATINA – Una piaga vera e proprio quella degli incidenti stradali in provincia di Latina e che riguarda la maggioranza della popolazione. La situazione è stata fotografata dall’Istat, che ha rilasciato un dettagliato report con i numeri di un fenomeno che purtroppo non accenna a diminuire, anzi…
Un quadro allarmante che nei numeri mostra tutta la sua emergenza. Nel 2022, infatti, sono stati 1.744 (quasi cinque al giorno) gli incidenti costati la vita a 56 persone, con 2.535 feriti. Rispetto all’anno precedente c’è stato un aumento del 15,3%; in aumento anche le vittime (3 in più) e i feriti (+11,7%), con un tasso di mortalità di 9,9, il più alto del Lazio, Roma compresa…
I dati nella regione Lazio
Nel 2022 si sono verificati nel Lazio 20.275 incidenti stradali – la maggior parte nella Capitale -, che hanno causato la morte di 339 persone e il ferimento di altre 26.802. Un dato collegato direttamente alla ripresa della mobilità dopo il periodo pandemico, che ha inevitabilmente portato ad un aumento dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021 sono aumentati i sinistri (+15,9%), i feriti (+16,3%) e le vittime della strada (+17,7%); variazioni superiori a quelle registrate a livello nazionale che ha conosciuto una crescita del numero di sinistri del 9,2%, dei feriti del 9,2% e delle di vittime del 9,9% (tutti i dati nella tabella in basso).
Entrando più nel dettaglio, nel 2022 è scesa nel Lazio l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidenti, attestandosi su un valore inferiore alla media Italia (42,5% contro 44,3%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nel sinistro (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) in tutta la regione si conferma superiore a quello nazionale (52,8% contro 49,3%).
Gli incidenti nella provincia di Latina
La provincia di Latina si conferma pericolosissima da percorrere in auto. Rispetto ai dati del 2019, infatti, sulle strade pontine le vittime nel 2022 sono state il 47,4% in più, il dato più alto a livello regionale.
Pontina e Appia le strade più pericolose
Non sorprende che dal focus Istat emerga come la strada più pericolosa del Lazio sia la Pontina, con 210 decessi e 325 feriti. Da non sottovalutare, però, l’Appia, la Casilina e l’Aurelia. In generale, l’incidentalità rimane alta lungo la costa laziale e nei comuni capoluogo di provincia. L’indice di mortalità cresce nelle province di Viterbo e Roma, diminuisce in quelle di Rieti, Latina e Frosinone. Inoltre, secondo il report, la maggior parte degli incidenti avviene tra due o più veicoli (72,7%) e la tipologia più diffusa è lo scontro frontale-laterale (6.000casi, 71 vittime e 8.454 feriti), seguita dal tamponamento (4.027casi, 33 decessi e 5.889 persone ferite). La tipologia più rischiosi è la fuoriuscita (4,5 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale (3,9 decessi ogni 100 incidenti) e l’urto con ostacolo accidentale (3,8decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,1 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,1 decessi). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata) che insieme costituiscono oltre il 23% dei casi.
Interessanti i numeri che riguardano le fasce d’età nelle quali si muore di più, con prevalenza per gli over 65 (7,9 per 100mila abitanti) e per la fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni (7,2 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 67,3% delle vittime e il 69,2% dei feriti in incidenti, le persone trasportate il 12,1% dei morti e il 20,2% dei feriti; i pedoni sono il 20,6% dei deceduti e il 10,7% dei feriti.
Gli orari e i giorni più a rischio
Decisamente da tenere presente, in termini di sicurezza stradale, gli orari e i giorni che, dati alla mano, sono più a rischio. Il 78,5% degli incidenti nel 2022 ha avuto luogo tra le 8 e le 21, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nelle fasce orarie tra le 23 e le 24 (3,2 morti ogni 100 incidenti), tra le 2 e le 3 del mattino (3,8 morti ogni 100 incidenti), tra le 24 e l’1 di notte (3,5morti ogni 100 incidenti), tra l’1 e le 2 di notte (3,3 morti ogni 100 incidenti), tra le 5 e le 6 del mattino (3,1 morti ogni 100 incidenti). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 43,7% degli incidenti notturni, il 46,0% delle vittime e il 47,0% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,7 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il sabato notte.
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