LIVORNO – All’emergenza rifiuti a Livorno adesso si aggiunge il rischio sciopero dei lavoratori Aamps a peggiorare la situazione della spazzatura per le strade non raccolta e di tutti gli altri servizi in carico alla municipalizzata da sempre al centro di gravi criticità nella nostra città. L’azienda livornese per la raccolta dei rifiuti è da anni ormai senza pace, tra i debiti, il concordato, il passaggio a Reti Ambiente e le nuove nomine dirigenziali, con una luce in fondo al tunnel più volte annunciata ma che sembra non arrivare mai. Il 2023 con i protocolli ambientali negativi della Regione sull’inceneritore del Picchianti e adesso con lo stato di agitazione dei lavoratori rischia di chiudersi di nuovo con una crisi. Con un comunicato di ieri il sindacato Usb annuncia lo stato di agitazione per le mancate stabilizzazioni di lavoratori in graduatoria come “operatore abilitato” e “operatore semplice”. Questi lavoratori tra i quali figurano anche assunti in sub appalto hanno un contratto a tempo determinato e sono stati utilizzati dal 2019 da Aamps in modo saltuario. Il sindacato chiede la stabilizzazione e l’apertura di un tavolo di discussione. La scadenza è fissata per il 31 dicembre prossimo.
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