Titolo: Io capitano
Genere: drammatico
Durata: 121 min
Lingua: wolof
Regia: Matteo Garrone
Sceneggiatura: Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini, Andrea Tagliaferri
Fotografia: Paolo Camera
Musiche: Andrea Farri
Produzione Paese: Italia, Belgio, 2023
Cast: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodou Sagna, Khady Sy, Venus Gueye, Joe Lassana, Cheick Oumar Diaw, Bamar Kane, Beatrice Gnonko, […]
Il pluripremiato e versatile regista Matteo Garrone con il film “Io capitano” ha dato voce a chi non ce l’ha, così come era nel suo intento. E è stato subito successo, non solo per i molteplici premi ricevuti alla LXXX Mostra del cinema di Venezia ma anche per l’ottima posizione ottenuta al box office italiano che misura realmente il gradimento del pubblico.
“Io capitano”, in concorso per il Leone d’oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2023, ha, infatti, ottenuto il Leone d’argento – Premio speciale per la regia a Matteo Garrone e il Premio Marcello Mastroianni al protagonista Seydou Sarr.
Il racconto di “Io capitano” descrive con concretezza intensa, in un susseguirsi di peripezie tra il deserto sahariano e il mar Mediterraneo, l’avventura di due giovani cugini senegalesi, Seydou (Seydou Sarr) e Moussa (Moustapha Fall) che, dopo avere accumulato le risorse pecuniarie grazie a lavori manuali saltuari, decidono si scappare da casa all’insaputa dei genitori. E inizia così l’avventura stimolata da un sogno, che li spinge sentimentalmente ad intraprendere un lungo viaggio per arrivare e scoprire l’eldorado – l’Europa che è percepita come tale attraverso la tv -, dove immaginano che potranno godere di tutto ciò – agiatezze e ricchezze -, che non hanno a casa propria, perché, sosteneva David Hume, la bellezza delle cose è nella mente che le guarda. Prosegue, tuttavia, l’avventura emergente dalla dura realtà che, ignota nel suo divenire, invece, si presenta intensamente rischiosa attraverso un susseguirsi di insidie che li pongono continuamente sul filo del rasoio. È, dunque, “Io capitano” l’avventura di due esseri umani – e di tanti altri come loro -, in cui si manifestano tutte quelle malvagità – homo homini lupus – che un essere umano può riversare senza misura su un altro essere umano, con una richiesta di sopportazione fino allo stremo delle proprie forze. È, quindi, questa avventura umana che mette il chiaro il livello di sopportazione a cui può arrivare un individuo, livello connesso con la persuasione che la vita ha uno scopo radicato in ogni fibra di uomo, […] una proprietà della sostanza umana, come scrive Primo Levi in Se questo è un uomo.
In questa drammatica e reale trasposizione, al tempo stesso, fioriscono, come un fiore con i suoi indefiniti colori e i suoi compositi profumi, i valori umani di solidarietà, di sostegno, di conforto, di rispetto, di impegno, di fratellanza, associati in una sola unità dalla forza empedoclea dell’amore che vince ogni cosa, facendo emergere quell’umanità vera, profonda, ancestrale, che invece dalle nostre parti si sta perdendo gradualmente.
Appropriate e funzionali allora risultano sia le musiche che la fotografia atte a caratterizzare questo film, al di là del dramma magistralmente descritto, diretto e interpretato, sia sinesteticamente che romanticamente, con un senso di estraniazione che alla fine libera l’animo dall’angoscia di un dramma umano che dà un senso alla vita e lo rende nel contempo consapevolmente coinvolgente.
Filmografia
Terra di mezzo (1996), Ospiti (1998), Estate romana (2000), L’imbalsamatore (2002), Primo amore (2004), Gomorra (2008), Reality (2012), Il racconto dei racconti – Tale of Tales (2015), Dogman (2018), Pinocchio (2019).
Francesco Giuliano
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