LAZIO – “Abbiamo ascoltato con attenzione la conferenza stampa del Presidente Rocca sul piano di investimenti sulla sanità della Regione Lazio. Si tratta in larghissima parte di conferme, riprogrammazioni e rimodulazioni di quanto già deliberato in diversi atti amministrativi negli ultimi anni. È necessario, certamente, continuare sulla strada di investimenti forti sull’edilizia sanitaria, sull’ammodernamento tecnologico e sulla sicurezza. Occorre però ricordare come tanti degli interventi oggetto del nuovo piano di investimenti siano conferme del quadro già stabilito nella passata legislatura rispetto alla fase III e IV dell’ex art. 20 legge 67/88″.
A dichiararlo, in una nota, il Consigliere regionale PD Salvatore La Penna e il Segretario provinciale PD Latina Omar Sarubbo.
“Per quanto riguarda la provincia di Latina in particolare sta andando avanti da qualche anno l’iter di realizzazione dei nuovi ospedali di Latina e Formia. È sicuramente un fatto positivo che si continui ad investire, con un ruolo decisivo dell’Inail, su tali progettualità. Così come gli investimenti sulle case della salute di Aprilia, Cori e Minturno sono stati il frutto di una lunga programmazione condivisa fra territorio, enti locali, Regione Lazio e Ministero della Salute.
Già con la delibera del 6 Agosto 2020 della Giunta Zingaretti “Approvazione del Piano Decennale in Materia di Investimenti in Edilizia Sanitaria ex Art. 20 Legge 11 Marzo 1988 N. 67, Terza Fase” erano stati deliberati i finanziamenti per le case della salute di Aprilia (2milioni 650mila euro), Cori (1milione 200mila euro), Minturno (800mila euro). Ricordiamo inoltre come siano in corso dalla scorsa legislatura le progettualità per la missione 6 del PNRR riguardanti gli interventi per la realizzazione degli Ospedali di Comunità, delle Case di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali.
Ci auguriamo, e vigileremo attentamente su questo, che tutte le progettualità previste e finanziate dalla Missione 6 del PNRR sulla sanità territoriale vengano portate fino in fondo; inoltre attendiamo che si concludano positivamente e in tempi celeri gli accordi di programma con il Ministero della Salute per dare attuazione agli interventi finanziati con ex art.20 e auspichiamo che procedano regolarmente e velocemente i percorsi burocratici e autorizzativi per la realizzazione degli ospedali di Latina e del Golfo.
Al Presidente Rocca chiediamo di affrontare in maniera seria e drastica il tema della carenza di personale e degli investimenti delle risorse per la sanità del bilancio regionale sul rafforzamento del comparto pubblico. I primi atti di questi mesi non ci confortano né rassicurano in tal senso.
Se nel piano degli investimenti presentato da Rocca non troviamo evidenti discontinuità con il lavoro della Giunta Zingaretti, come abbiamo già avuto modo di evidenziare esprimiamo preoccupazione per gli effetti di rallentamento delle assunzioni indotti dalla Determinazione Dirigenziale n. G05286 del 18 aprile 2023 “Disposizioni in merito all’assunzione di personale da parte delle Aziende e degli Enti del SSR”, che prevede un accentramento drastico sull’assunzione di personale in capo alle strutture regionali, con una forte limitazione dell’autonomia delle Asl e con un commissariamento di fatto che rischia di paralizzare le procedure di reclutamento in una fase di importante carenza di personale e necessità di assicurare l’erogazione dei servizi di cura e di assistenza. Tale scelta rischia di produrre problematiche ancora più penalizzanti nelle province e nei territori più periferici, dove l’attività di reclutamento e di reperimento del personale è ancora più complicata.
Il secondo atto sulla sanità del presidente Rocca è stato uno stanziamento di 23 milioni di euro ai privati per acquisire posti letto, con l’obiettivo presupposto di alleviare la pressione sui pronto soccorso.
Da un lato si accentra e si rallenta ogni procedura sul personale delle strutture pubbliche, che versano in condizioni difficili proprio per mancanze di risorse umane, dall’altro si elargisce ai privati la prima prebenda, con effetti pressoché nulli soprattutto nelle province.
Gli effetti della pandemia, nella gestione della quale il Lazio è stato un modello nazionale, ci hanno definitivamente dimostrato la necessità del potenziamento della sanità territoriale, della presa in carico delle fragilità e delle cronicità in funzione complementare e integrata rispetto ai poli ospedalieri.
Oggi, grazie anche a chi negli anni precedenti ha permesso al Lazio di uscire dal commissariamento e ha programmato i nuovi investimenti, abbiamo l’opportunità di continuare una fase importante di sviluppo. Ci vogliono risorse ed interventi per favorire il reclutamento di personale per le strutture pubbliche ospedaliere e territoriali, non determinazioni che rallentano le assunzioni e che, a catena, come in un circuito vizioso, non permettono alla Sanità pubblica di dare risposte sufficienti e precostituiscono una giustificazione al finanziamento ulteriore del settore privato.
Noi riteniamo che questa catena vada spezzata“.
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