LATINA – “Spett.le sindaco, dott.ssa Matilde Celentano, Il giorno 05/07/23 le associazioni, sotto riportate, si sono incontrate per discutere sulla decisione del Comune di Latina di tornare alla ZTL (zona a traffico limitato), chiudendo la sperimentazione con l’isola pedonale al centro dal primo settembre prossimo” si legge nel comunicato stampa.

“Nel corso della riunione hanno elaborato le seguenti considerazioni che le sottopongono. Dalla frequenza e dalla continuità d’uso dell’isola pedonale da parte dei cittadini, si sarebbe potuto pensare ad un ingrandimento o ad un raddoppio, piuttosto che ad un ritorno indietro alla ZTL. E le motivazioni che hanno portato a tale decisione?

Premesso che in un’ottica di condivisione con la cittadinanza delle decisioni che riguardano le trasformazioni di spazi pubblici, metodica sempre consigliata quando non obbligatoria, sarebbe stato il caso di attivare un confronto con la cittadinanza, perché è evidente che certe decisioni non possano essere prese senza ascoltare gli utenti ed i residenti (questo anche nel caso che non si fosse voluto tenere conto delle risposte al questionario già somministrato sul tema della permanenza dell’isola nel 2022, con risposte affermative quasi dalla totalità dei questionari, compilati in n° mag- giore di 700).

D’altra parte, anche volendo soltanto tenere in considerazione il ritorno economico dall’esperienza, sarebbe stato necessario comunque un confronto reale tra gli apporti positivi e quelli negativi, altrimenti a chi dare credito, a chi parla più forte?

Non soltanto in Italia, ma in tutta Europa e, comunque, in tutte le nazioni che aspirano a qualità della vita migliore per i propri cittadini, le isole pedonali aumentano (insieme alla mobilità sostenibile, alle zone 30, etc.) e sono apportatrici di crescita economica oltre che di benessere so- ciale e ambientale, solo a Latina si ritorna indietro?

Le isole pedonali e le zone a traffico limitato, a parte gli orari di apertura al traffico, sembrano essere molto simili ma sussiste una differenza fondamentale che ne cambia completamente i connotati ed il godimento: è l’arredamento, che solo si può realizzare se l’area è destinata stabilmente ad assenza di traffico.

Come ben saprà chi ha avuto modo di passeggiare per qualche zona pedonale di altre città, l’isola pedonale, essendo permanente, consente di essere abbellita, illuminata, pavimentata e arricchita in molti modi, dotata di panchine, fioriere ed alberature.

Appare evidente come l’arredamento sia in grado di accrescerne l’attrattività e la godibilità, quindi anche di aumentarne la frequentazione e, va con sé, anche il rendimento economico, oltre che il benessere sociale, l’eliminazione del rumore e dell’inquinamento.

Davvero qualcuno può credere che i cittadini preferiscano prendere il caffè circondati dal traffico, piuttosto che da pedoni a passeggio in una bella zona arredata? E se, come si dice sempre, si volesse ridare vita al centro storico e magari renderlo attraente anche per i turisti, non sarebbe il caso allora di ingrandire l’attuale area destinata all’isola pedonale, inglobando musei, edifici storici e collegamenti pedonali anche con quartieri da mettere in mostra? Meglio abbandonare il centro al traffico? Nessuna attività ne potrebbe guadagnare, la qualità della vita decadrebbe invece che cre- scere, sparirebbe una visione futura che ci vorrebbe città europea.

Le associazioni, successivamente alla diffusione di questo comunicato, si ripromettono di attivare manifestazioni e attività atte a stimolare l’Amministrazione comunale a riconsiderare la de- cisione presa (forse troppo frettolosamente).

Sottoscrivono le associazioni:

Actionaid, Ariel, Casa della città e del territorio, Circe, Cittadinanza attiva, Comitato Parco Urbano Acque medie, Coordinamento Via Libera (in rappresentanza di Aifo, Domus mea, I Girasoli, Uici), Ecomuseo Lazio Virgiliano, Italia nostra, Legambiente-Circolo Arcobaleno Pontino, Quartieri connessi”.


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