Titolo: Cattiva Coscienza
Genere: commedia, fantasia
Durata: 110 min
Regia: Davide Minnella
Soggetto: Stefano Sardo
Sceneggiatura: Stefano Sardo, Teresa Gelli, Giordana Mari
Musiche: Michele Braga (Il brano inedito: Per sempre (Sugarmusic) è di Motta)
Produzione Paese: Italia, 2023
Cast: Francesco Scianna, Filippo Scicchitano, Matilde Gioli, Beatrice Grannò, Giovanni Esposito,Caterina Guzzanti, Gianfranco Gallo, Francesco Motta, Alessandro Benvenuti(partecipazione straordinaria), Drusilla Foer, […]
L’ incipit “Non esiste il destino, esiste solo la volontà” preannuncia il tema del film sulla coscienza umana, ovvero sulla cattiva coscienza intorno a quell’interiorità che ci dice ciò che dobbiamo fare. Nel caso che nel nostro agire entriamo in contrasto con essa, poi veniamo colti e oppressi dal senso di colpa. La coscienza di ogni essere umano è il suo bene più prezioso. Quello che gli esseri umani non sanno, però, è che le loro coscienze sono abitanti immateriali in un mondo parallelo al nostro, in un Mondo Altro. E se le cose nel nostro mondo non vanno bene, non è che in quell’Altro Mondo le cose vadano meglio, perché tenendo conto di come vanno le vicissitudini individuali le loro coscienze appaiono demoralizzate e frustrate. Tuttavia, nel Mondo Altro si distingue Otto (Francesco Scianna), considerato il maestro, perché Filippo (Filippo Scicchitano), il suo tutelato, manifesta una coscienza esemplare garantendogli punteggi clamorosi per la carriera. Filippo, uomo perfetto e avvocato integerrimo, è fidanzato con la figlia Luisa Leonardo (Beatrice Grannò) del titolare (Gianfranco Gallo) dello studio legale dove lavora, con il quale è in perfetto disaccordo. Purtroppo, alla vigilia del suo matrimonio, Filippo avverte di essere turbato perché si sente inibito dalla sua coscienza essendosi innamorato all’improvviso e perdutamente di Valentina (Matilde Gioli), un massaggiatrice, snobbata e derisa dalla sua famiglia composta da intellettuali e professori universitari. Otto, sgomento, incredulo, entra in crisi perché se ciò avvenisse perderebbe l’ambita promozione promessagli dalla Coscienza Superiore (Drusilla Foer). Allora decide di attraversare la barriera che divide il Mondo Altro con il mondo terreno per far tornare Filippo in sé, contravvenendo al regolamento e rischiando di essere punito. Peccato che, da vicino, il confine tra Bene e Male sia molto più difficile da vedere: fare gli esseri umani è un lavoro complicatissimo, i quali spesso scelgono il successo mettendo a rischio la loro felicità e quindi la loro vita, soprattutto quando di mezzo c’è l’amore, quell’amore che move il sole e l’altre stelle, come scrisse Dante per finir la Divina Commedia. Il film si snoda in modo originale ed esilarante, grazie anche agli attori che vestono magnificamente e rispettivamente il proprio personaggio, suscitando nello spettatore reattività e talvolta apprensione conseguenti alle situazioni imprevedibili che si vengono a creare, e connesse con le scelte che Filippo deve fare secondo coscienza. Anche se c’è la Coscienza Dodici (Caterina Guzzanti) che esprime la sua perplessità in merito: Chi è che decide qual è una cattiva coscienza e quale no? Cosa non facile perché la coscienza a volte è cattiva consigliera e perché, a dirla con l’opinione del filosofo Friedrich Nietzsche, “Siamo ignoti a noi medesimi, noi uomini della conoscenza, noi stessi a noi stessi: è questo un fatto che ha le sue buone ragioni. Non abbiamo mai cercato noi stessi – come potrebbe mai accadere, un bel giorno, di trovarsi?
Il film è un’originale commistione tra una disamina sulla coscienza individuale messa in relazione con le coscienze degli altri, e una riflessione sulla ricerca dei valori umani fondamentali in questa società caotica e insensata, valori che oggi sembrano perduti o stravolti.
Cattiva coscienza è una commedia romantica, geniale nell’idea e divertente avente l’obiettivo di far porre la domanda: è meglio vivere la propria vita così come viene in piena libertà facendosi trasportare dal proprio daimon piuttosto che giudicare gli altri?
Il contesto filmico è arricchito dalle musiche che risultano essenziali e incalzanti tant’è che corredano il film in modo eccellente contribuendo ad amplificare le emozioni che lo spettatore prova.
Il film conclude con quest’aforisma di Alberto Moravia: (Al mondo non c’è coraggio e non c’è paura, ci sono solo coscienza e incoscienza). La coscienza è paura, l’incoscienza e coraggio, nel senso di vivere il momento lasciandosi trasportare liberamente dagli eventi senza inibizioni e condizionamenti esterni perché l’amore è sentirsi liberi.
Il film Cattiva Coscienza è stato presentato il 28 giugno in prima assoluta alla LXIX edizione del Taormina Film Fest presso il teatro Antico di Taormina e sarà nei cinema a decorrere dal 19 luglio.
Filmografia
Bar (corto, 2003), Mai dove dovremmo essere (corto,2005), Come si deve (corto, 2009), La porta (corto, 2009), Il potere dell’oro rosso (corto, 2015), Riuscire a volare (corto, 2014), Scrittori nel pallone (doc., co-regia con Alessandro D’Alessandro e Annalisa Lo Pinto, 2005), Ci vorrebbe un miracolo (2014), La cena perfetta (2022).
Francesco Giuliano
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