Presentato il libro di Rita Bosso e Tobia Costagliola che racconta l’esperienza degli studenti ponzesi e ventotenesi a Procida

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Rita Bosso e Gennaro Costagliola hanno scritto un libro davvero interessante dal titolo “ Scuoglie ammiez’o mare” con prefazione di Gennaro Di Fazio. E’ stato presentato recentemente nel piazzale antistante la chiesa della Santissima Trinità – al porto – con competenza storica e passione infinita. Ho letto il volume tutto di un fiato, racconta con accurate e piacevoli testimonianze la presenza dal 1967 al 1982 di più di duecento giovani studenti ponzesi e ventotenesi a Procida. Erano partiti per frequentare l’istituto professionale per le attività marinare per tre anni e per chi voleva continuare gli studi il biennio per diplomarsi all’istituto nautico. Procida è diversa da Ponza, tutta immersa tra cielo e mare. Elsa Morante scrive: “Intorno al porto, le vie sono tutte vicoli senza sole, fra le case rustiche, e antiche di secoli, che appaiono severe e tristi, sebbene tinte di bei colori di conchiglia, rosa o cinereo.” (L’isola di Arturo). I giovani ponzesi vivevano in alcune pensioni a livello familiare dove si trovavano bene, una sorta di studenti-convittori che familiarizzavano facilmente, trovavano affetto e stima. Il martedì l’attesa per l’arrivo della nave con la attesissima valigia da Ponza che, partita da Procida una settimana prima piena di panni sporchi, tornava colma di biancheria pulita e stirata, di vasetti di tonno, di specialità culinarie. Si organizzavano anche accese partite di calcio tra procidani e ponzesi. Enzo Gargano – un ottimo portiere – era conteso dalle due squadre più importanti di Procida, Dino Vitiello figurava come portiere nel Nucleo Addestramento giovani calciatori, il fratello Salvatore Moscone vestiva la casacca di una formazione titolata con molti tifosi. I ragazzi ponzesi sono da sempre legati al mondo agricolo, Procida offriva spunti per recarsi nei campi, negli agrumeti procidani, e tornare a casa con le valigie cariche di eccellenti limoni e arance. Leggendo il libro ho scoperto che tanti miei amici isolani sono stati a Procida, poi spesso hanno intrapreso attività diverse da quelle marinare. Impossibile citarli tutti, ma l’esperienza scolastica fuori dal luogo di nascita è servita per crescere dal punto di vista umano e culturale, un’avventura a lieto fine. Presto le due amministrazioni comunali presenteranno un progetto di gemellaggio, è fondamentare ricordare quel periodo forse dimenticato troppo in fretta.


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Paolo Iannuccelli
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.