Tutti contro la Raggi dopo le sue dichiarazioni sulla necessità di autorizzare nuove discariche, in particolare ad Aprilia per far fronte all’emergenza rifiuti a Roma.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
“Il sindaco di Roma Virginia Raggi – spiega il Presidente della Provincia, Eleonora Della Penna -, interpretando al meglio un certo tipo di politica che pensa di scaricare sulle province del Lazio i gravi problemi della Capitale, ritiene di doversi servire del nostro territorio per risolvere l’emergenza rifiuti di Roma. E’ del tutto evidente che questa presa di posizione è inaccettabile e che faremo quanto in nostro potere per scongiurare ogni atto che vada in questa direzione. La Provincia di Latina, questo la Raggi deve tenerlo bene a mente, è una risorsa così come lo sono le altre province del Lazio. Voglio ripeterlo con toni molto chiari perché qualcuno tende a dimenticarlo troppo spesso e perché Latina insieme a Rieti, Frosinone e Viterbo, sono una risorsa sul piano turistico, economico e rappresentano un volano per lo sviluppo della regione Lazio. La nostra ambizione, il sindaco Raggi non deve mai dimenticarlo, non è certo quella di diventare la discarica di Roma. La Regione sa bene quale è la posizione della Provincia di Latina sul piano dei rifiuti e conosce il documento approvato dal Consiglio provinciale che punta a definire il ciclo sul nostro territorio aumentando considerevolmente i livelli di raccolta differenziata. Per quanto riguarda la discarica di Aprilia anche gli uffici della Provincia si sono già pronunciati esprimendo parere negativo. Mi sembra evidente che la Provincia di Latina e, sono certa, anche i sindaci del territorio, si opporranno a qualsiasi tentativo di risolvere la questione rifiuti della Capitale attivando l’ennesimo, inaccettabile, iter emergenziale che ha già causato danni incalcolabili. Noi non staremo a guardare”.
IL SINDACO DI LATINA
«Questo territorio – sottolinea anche il sindaco di Latina, Damiano Coletta – non è in grado di tollerare un incremento di strutture che trattino rifiuti provenienti dalla Capitale, con la scusa della solita emergenza. Una scusa che invece di portare alla “normalità” la gestione dell’intero ciclo dei rifiuti, con un servizio efficiente e bollette eque per i cittadini, conduce sempre ed immancabilmente ad altre emergenze. L’ambiente, i prodotti alimentari, le popolazioni sono già oggi fortemente condizionati dalla presenza di questi impianti che hanno un impatto importante per lo sviluppo economico complessivo delle zone interessate. Penso anche ai residenti delle aree limitrofe alla discarica di Borgo Montello, per cui confermo l’impegno a fare il necessario per opporci all’eventuale riapertura, anche solo parziale, degli invasi ormai esauriti. Analogo impegno è confermato per trovare una forma di compensazione economica, oltre che morale, per i residenti intorno alla discarica. E’ intenzione di questa Amministrazione – ribadisce Coletta – raggiungere il traguardo del 65% di raccolta differenziata, così come indicato dalla normativa vigente in materia, non appena sarà operativa l’Azienda Speciale. L’auspicio è che anche il Sindaco di Roma possa presto condividere questa impostazione. La salvaguardia della salute dei cittadini e della salubrità ambientale è un obiettivo che tutti gli Enti devono perseguire con fermezza».
IL SINDACO DI APRILIA
“Con riferimento al progetto di realizzazione di una discarica controllata sul territorio comunale di Aprilia in Via Savuto – spiega Antonio Terra -, località Cogna, ed in particolare alle dichiarazioni rese ieri sera in diretta su Rai Uno dal Sindaco di Roma nel corso della popolare trasmissione di approfondimento politico “Porta a Porta”.
Nel ribadire la contrarietà al progetto del Comune di Aprilia che questa Amministrazione ha formalizzato alla Regione Lazio nel corso della Conferenza di Servizi dello scorso 20 aprile, l’Amministrazione Comunale di Aprilia accoglie con particolare incredulità le dichiarazioni del Sindaco di Roma, ampiamente già riprese da tutti i media nazionali e locali.
Non entrando nel merito del dibattito tra lo stesso Sindaco di Roma e il Presidente della Regione Lazio sulle responsabilità politiche pregresse che hanno causato l’attuale crisi dei rifiuti nella capitale, stigmatizzo tuttavia l’atteggiamento espresso dalla collega romana che dimostra di non voler agire per l’interesse e per la salute della collettività, ma solo per spostare il problema di qualche chilometro, comunque al di fuori dei suoi confini di competenza.
Questo è inaccettabile, specie perché il Sindaco di Roma, con la quale non c’è stato alcun confronto sul tema, dimostra di non conoscere l’attuale situazione apriliana, sul cui territorio già sono insediati siti industriali che trattano rifiuti, anche provenienti da Roma e dai Comuni della Città Metropolitana.
L’Amministrazione Comunale di Aprilia sta portando a termine il suo percorso di chiusura del ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio senza necessità di nuove discariche o nuovi impianti (tantomeno di incenerimento), grazie agli eccellenti risultati della raccolta differenziata porta a porta, che si attesta ad Aprilia oltre il 70%
Tutte le province del Lazio hanno fatto grandi sforzi ottenendo grandi risultati in termini di raccolta differenziata, mentre lo stesso non può dirsi nella Città di Roma, dove le percentuali risultano ancora basse. Sicuramente però i danni della politica romana non vanno distribuiti sugli altri territori. Il Sindaco della Città Metropolitana ha il dovere di trovare una soluzione per chiudere il ciclo dei rifiuti sul suo territorio e, fin d’ora, la invitiamo ad un confronto pubblico che potrebbe esserle utile per conoscere la realtà apriliana”.
IL NO DEL PD
“Raggi inadeguata: pensi a Roma senza scaricare rifiuti sulle province”. Così il senatore Claudio Moscardelli che definisce
“Inaccettabile il tentativo del Sindaco 5 stelle Virginia Raggi di scaricare le sue responsabilità e l’assenza di scelte in materia di rifiuti a Roma sui cittadini della provincia di Latina. È semplicemente vergognoso tentare di imporre servitù nei territori provinciali per i rifiuti di Roma e lo è ancor di più tentare di favorire siti di privati non aventi i requisiti di legge o non previsti nella pianificazione provinciale. La Raggi ha avuto tutto il tempo per risolvere il problema e non l’ha fatto: un anno perso dietro a continue giravolte con un’incompetenza imbarazzante. La Raggi non può decidere in provincia di Latina e l’Amministrazione Provinciale di Latina ha adottato tempestivamente gli atti che escludono per esempio il territorio di La Cogna (Aprilia) dai luoghi idonei per ospitare il sito.
La Raggi faccia proposte di impianti a Roma che è di sua competenza e chieda l’autorizzazione alla Regione. Ad oggi non ha fatto nulla”.
“La città di Roma – attacca infine il consigliere regionale Enrico Forte – produce la metà dei rifiuti del territorio laziale ed è francamente impensabile che la soluzione ai problemi di smaltimento dei rifiuti della capitale possa essere quella di scaricarli ad Aprilia e quindi sul territorio pontino. Siamo indisponibili a coprire l’incapacità amministrativa del Campidoglio. Il Sindaco di Roma, nonchè Presidente della Città metropolitana, ha il dovere di offrire soluzioni serie ai cittadini romani, e indicare i nuovi impianti che la Regione ha il compito di autorizzare. Finora nessuna richiesta ufficiale, se non quella di un privato. Siamo curiosi di sapere perché, il movimento 5 stelle invece di affidarsi ad un ente pubblico incaricato (AMA) faccia riferimento ad una richiesta giunta da un privato oltretutto per un impianto che si trova nella Provincia di Latina. I pentastellati trovino una soluzione immediata ai problemi della Capitale d’Italia, senza sotterfugi, assumendosi le proprie responsabilità. La Regione Lazio farà la sua parte, ma sarà indisponibile a coprire le mancanze e le incapacità della Raggi, che invece di risolvere i problemi dei romani immagina, al di fuori del buon senso e della legge, di portare i rifiuti fuori dai perimetri della provincia romana.”
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