Sanità, proclamato sciopero per venerdì 9 giugno 2023

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Sono stati dimessi dall'ospedale Spallanzani di Roma i venti turisti cinesi che facevano parte della comitiva della coppia risultata positiva al Coronavirus, Roma, 13 febbraio 2020. Sono stati in quarantena 14 giorni e sono sempre risultati negativi al test. ANSA/GIUSEPPE LAMI

PISA – È stato proclamato uno sciopero per l’intera giornata di venerdì 9 giugno 2023, indetto dal sindacato Fsi- Usae e indirizzato ai dipendenti dell’Azienda USL Toscana nord ovest del comparto e della dirigenza.

L’Azienda si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi sanitari (esami, ambulatori ecc) e amministrativi (prenotazione esami, accettazione ecc) anche affidati a ditte esterne che si dovessero manifestare a livello sia territoriale che ospedaliero.

Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della Sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. A tal proposito ricordiamo che i “servizi minimi essenziali” comprendono:

– il Pronto Soccorso e servizi afferenti legati a problematiche non-differibili della salute dei cittadini ricoverati (turni dei reparti) e non. Di conseguenza anche il personale tecnico per la preparazione dei pasti e degli altri servizi di base;

– servizi di assistenza domiciliare;

– attività di prevenzione urgente (alimenti, bevande, etc..);

– vigilanza veterinaria;

– attività di protezione civile;

– attività connesse funzionalità centrali termoidrauliche e impianti tecnologici;

– vari.


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