Camera di Commercio Frosinone Latina e Azienda Speciale Informare in Arsenale per la quarta edizione del Salone Nautico di Venezia. Nella mattinata di oggi, venerdì 2 giungo, il Presidente di Assonautica Italiana, SiCamera e CCIAA, Giovanni Acampora ed il Consigliere delegato all’Economia del Mare di Informare, Antonello Testa, hanno presentato, nell’ambito del boat show veneziano, il Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare. Presenti all’appuntamento anche Marino Masiero, Presidente di Assonautica Venezia e Walter Vassallo, Coordinatore premi BMA.

Il documento, giunto alla sua undicesima edizione e realizzato da OsserMare e Informare con il Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere, è stato illustrato nel dettaglio, in anteprima nazionale, lo scorso 27 maggio al Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum di Gaeta.

“Il Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare è un documento che, ogni anno, è atteso dall’intero comparto. Uno studio attento che definisce il peso della Blue Economy nel nostro Paese. – Ha commentato il Presidente Acampora in apertura dei lavori – I dati che il sistema camerale mette a disposizione di istituzioni, associazioni e imprese sono un riferimento imprescindibile nella definizione delle politiche di sviluppo dei vari settori. Grazie alle analisi contenute nel Rapporto siamo in grado di rilevare il peso dell’Economia del Mare, in termini produttivi, imprenditoriali e occupazionali e il suo ruolo nel panorama nazionale ed europeo, valutandone le variazioni nel tempo. Per questo il nostro rapporto si è imposto come una Best practice alla quale guarda anche l’Ue. Abbiamo sempre creduto che l’Economia del Mare dovesse avere un ruolo di primo piano all’interno delle politiche nazionali ed europee e, quest’anno, grazie all’istituzione del Ministero del Mare e all’ormai imminente Piano del Mare, al quale stiamo lavorando in stretta sinergia con il Governo, riusciremo ad affermare la centralità del nostro sistema Mare”. – Ha concluso Acampora.

I dati dell’XI Rapporto

Ad entrare nel vivo dell’analisi dei dati, Antonello Testa: “La Blue economy cresce e muove 142,7 miliardi di valore aggiunto, con una occupazione di circa 914 mila addetti, come abbiamo annunciato lo scorso fine settimana a Gaeta nell’ambito del Blue Forum italiano. Sono numeri importanti, che confermano la rilevanza del settore all’interno del panorama italiano ed europeo. Nel Rapporto vengono considerate 7 filiere, individuate sulla base dei codici ATECO: cantieristica e industria nautica, attività sportive e ricreative, movimentazione di merci e passeggeri via mare, servizi di alloggio e ristorazione, industria delle estrazioni marine, ricerca regolamentazione e tutela ambientale. Se guardiamo alla forza moltiplicativa dell’Economia blu, dal Rapporto emerge che l’economia del mare produce un valore aggiunto di 52,4 miliardi di euro e ne attiva altri 90,3 miliardi nel resto dell’economia nel 2021. Considerando questa capacità moltiplicativa di “fare filiera”, la Blue economy arriva a generare complessivamente 142,7 miliardi di euro, l’8,9% dell’intera economia nazionale. Il Sistema mare ha, inoltre, dimostrato di sapere reagire meglio degli altri comparti alle difficoltà e il tessuto imprenditoriale ha superato con più slancio i livelli pre-Covid registrando un aumento del 4,4% nel 2022 rispetto al 2019, a fronte di un calo dell’1,2% del totale delle imprese nello stesso periodo”.

“Guardando alla dimensione territoriale delle imprese blu – ha proseguito Testa – il 48,4% delle imprese dell’economia del mare si trova nel Mezzogiorno (110.429 imprese), un altro 25,9% al Centro (59.187), mentre si attesta al 14,6% la quota del Nord-Est e all’11,0% la quota del Nord-Ovest. Il Mezzogiorno è l’area con la performance migliore, con un incremento delle imprese blu del 2,7% tra il 2021 ed il 2022, decisamente al di sopra del valore medio nazionale (+1,6%). E parliamo di imprese sempre più giovani, più rosa e più straniere: 20.831 quelle giovanili, 50.492 quelle femminili e 16.181 quelle straniere”. Poi il consigliere delegato di Informare ha concentrato il focus dei dati sul Veneto e sulla provincia di Venezia evidenziando come, nella graduatoria delle regioni per valore del moltiplicatore il Veneto sia “Al quarto posto con un effetto moltiplicativo (1,9) maggiore rispetto alla media italiana (1,7)”.

“Partendo da questa approfondita analisi dei dati che riguardano il nostro sistema Mare siamo al lavoro, come evidenziato dal Presidente Acampora, per dare il nostro contributo al Piano del Mare. Solo conoscendo i valori economici aggiornati dell’Economia del Mare sarà possibile definire la strategia marittima della nostra nazione. – In conclusione Antonello Testa ha rilanciato l’ormai prossimo avvio della “Trend Academy nazionale sull’Economia del Mare che partirà dal turismo nautico, con l’obiettivo di contribuire a migliorare l’incontro tra la domanda e l’offerta e a dare alle imprese una visione sul futuro per ottimizzare i propri investimenti. Nel 2023 riusciremo finalmente a definire una volta per tutte l’esatto perimetro di questo importante settore”.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.