Titolo originale: Mon crime
Titolo: Mon crime – La colpevole sono io
Genere: Commedia giallo
Durata: 102 min
Regia: Francois Ozon
Soggetto: Georges Berr e Louis Verneuil ( dall’opera teatrale Mon crime del 1934)
Sceneggiatura: Francois Ozon
Musiche: Philippe Rombi
Produzione Paese: Francia, 2023
Cast: Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon, André Dussolier, Èdouard Sulpice, Régis Laspalès, Olivier Broche, Félix Lefevre, Michel Fau, Daniel Prévost, Evelyne Buyle, Myriaqm Boyer, Jean-Christophe Bouvet, Franck de Lapersonne
Mon crime – La colpevole sono io, film di François Ozon, ambientato negli anni trenta a Parigi, descrive la storia di una pessima attrice, Madeleine Verdier (Nadia Tereszkiewicz), che diventa celebre dopo che è stata assolta dall’omicidio di un celebre produttore cinematografico, Montferrand (Jean-Christophe Bouvet), un vecchio porco che le è saltato addosso per violentarla. L’assoluzione avviene in seguito al patrocinio dell’amica, Paulinee Mauléon (Rebecca Marder), un pessimo avvocato che, senza alcuna esperienza, le propone di denunciarne falsamente la colpevolezza per evitare il carcere. I colpevoli che negano sono una seccatura. Ma gli innocenti che si autoaccusano sono esasperanti! – le confessa il giudice istruttore Gustave Rebusset (Fabrice Luchini) che ne ha eseguito l’interrogatorio preliminare.
Successivamente, per l’una come attrice brillante e per la seconda come avvocatessa di successo, la vita procede brillantemente finché sullo scenario non si presenta Odette Shaumette (Isabelle Huppert), un’attrice del cinema muto che ha seguito con attenzione l’evolversi della faccenda attraverso la stampa.
Il film Mon crime – La colpevole sono io, una rielaborazione dell’opera teatrale Mon crime (1934) di Georges Berr e Louis Verneuil, riadattata in due film americani: True Confession (1937) di Wesley Ruggles e Cross My Heart (1946) di John Berry, è una commedia stravagante, ironica, armoniosa, coinvolgente, assurdamente realistica, da cui deriva uno svago intensamente comico, che fa uso appunto di un’esagerazione effettivamente ricercata con dialoghi scoppiettanti e situazioni strampalate e scorrette.
La trama di Mon crime – La colpevole sono io, infatti, è di un’attualità sferzante che mette in luce la potenza schiacciante del potere costituito con le sue parzialità, la prevalenza della verità processuale sulla verità, la superiorità arrogante maschilista, l’indignazione verso la presunta omosessualità, l’astuzia e l’inganno. In definitiva questo film è un manifesto femminista che mette a kappaò il maschio imperante grazie anche all’uso della parola perché come scrisse il retore e filosofo Gorgia di Leontonoi nell’Encomio di Elena: La parola è un gran dominatore, che con piccolissimo corpo e invisibilissimo, divinissime cose sa compiere; riesce infatti e a calmar la paura, e a eliminare il dolore, e a suscitare la gioia, e ad aumentare la pietà.
François Ozon, grazie alle due giovani attrici esordienti, Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder, contornate da attrici e attori validissimi e bravi, spesso presenti nei suoi innumerevoli film, come Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon e André Dussolier, fa di questo film uno di quei lungometraggi che passeranno alla storia del cinema per l’originalità della sceneggiatura, per gli inattesi plot twists, per l’assurdità della trama e per la sua comicità, che sferzano con rigorosa disinvoltura le storture dell’attualità.
Filmografia
Sitcom (1988), Amanti criminali (1999), Sotto la sabbia (2000), Gocce d’acqua su pietre roventi (2000), 8 donne e un mistero, Swimming Pool (2003), CinquePerDue – Frammenti di vita amorosa (2004), Il tempo che resta (2005), Angel – La vita, il romanzo (2007), Ricky – Una storia di amore e libertà (2009), Il rifugio ( 2009), Potiche – La bella statuina ( 2010), Nella casa (2012), Giovane e bella (2013), Una nuova amica (2014), Frantz (2016), Doppio amore (2017), Grazie Dio (2019), Estate ’85 (2020), È andato tutto bene (2021), Peter von Kant (2022).
Francesco Giuliano
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