L’angolo delle curiosità artistiche

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Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.  L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.               (Pablo Picasso)

          Il banchiere Agostino Chigi morì cinque giorni dopo Raffaello. Tra i due ci fu una profonda intesa fondata sull’amicizia e sul lavoro. Dopo i pontefici Giulio II e Leone X, Chigi fu il committente più assiduo e munifico di Raffaello. L’artista di Urbino frequentò la villa di Agostino Chigi, l’attuale Villa Farnesina (residenza suburbana del banchiere senese dei papi Alessandro VI, poi di Giulio II e infine di Leone X))  non solo come artista incaricato della decorazione a fresco della Loggia delle Galatea e della Loggia di Amore e Psiche ma anche come “familiare” del banchiere, padrone di casa. L’artista ebbe modo di ammirare e di studiare le collezioni antiquarie (statue, rilievi, medaglie, cammei…) del ricco mecenate.

          Raffaello per la portata innovativa del suo linguaggio pittorico e architettonico ebbe un ruolo molto importante durante il periodo rinascimentale. La formazione culturale dell’artista di Urbino da subito vide nell’erudizione antiquaria un punto di riferimento per la creazione e produzione delle sue opere.  

          Raffaello Sanzio nel decorare la loggia della famosa villa di Agostino Chigi, con la celebre favola di Apuleio dipinta sulla volta, fu costretto a risiedervi insieme alla Fornarina, la sua amata dulcinea, per evitare che si potesse distrarre.

          Urbano VIII (Maffeo Barberini), letterato e poeta. prima ancora che pontefice, durante il suo papato (1623-1644) visse imprese colossali come il Baldacchino di san Pietro (disegnato da Lorenzo Bernini) e la fioritura di un nuovo stile: il Barocco. Fu un grande mecenate e promotore delle arti nella città eterna.

          Il dipinto Guernica di Pablo Picasso raffigura il terribile bombardamento (26 aprile 1937) delle forze nazifasciste che colpì l’omonima città basca nel corso della Guerra civile spagnola. Picasso compose il grande quadro in soli due mesi e lo fece esporre nel padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi (maggio-novembre 1937).

          Pablo Picasso dopo la stagione cubista aveva bisogno di nuovi stimoli. Il suo amico Jean Cocteau (scrittore, poeta, disegnato) gli prospettò nel 1917 un viaggio a Roma per realizzare le scenografie di Parade dei balletti russi del colto impresario Sergej Djagilev. Picasso visitò Roma, Napoli dove incontrò il mondo classico e il Rinascimento. Il maestro si nutrì di nuove ispirazioni, visitando anche l’antica città di Pompei. Lo impressionarono in particolare le opere del Museo Nazionale. Ne ricavò idee e soggetti   che influenzarono in senso naturalistico, arcaizzante e monumentale il suo cosiddetto «secondo periodo classico».

          Alberto Savinio (1891-1952), fratello di Giorgio De Chirco, è stato scrittore, compositore, pianista, viaggiatore, pittore ispirato quanto il fratello. Cambiò più volte il nome. Da giovane si nascose dietro lo pseudonimo di Nivasio Dolcemare, da vecchio nel signor Dido. Andrea De Chirico, alias Alberto Savinio fu autore di Ascolto il tuo cuore, Città di Casa “La vita”, di Scatola sonora e di Sorte dell’Europa:

          Il Cretto di Gibellina, opera di arte ambientale, di Alberto Burri è un enorme gettata di cemento bianco che incorpora le macerie del terribile terremoto e che ricopre la planimetria della città distrutta dal sisma (avvenuto nel gennaio del 1968). In questo quadro Burri mostra la lezione più propria dell’arte: «la sua dignità è tale solo se non evita l’incontro con il reale del trauma. Per queta ragione Burri decise di costruire il Cretto proprio sul luogo dove l’orrore della morte aveva fatto la sua drammatica irruzione.

 

 

 

 

 

 

 


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