Non ho dubbi, la Federazione provinciale del Partito Democratico va immediatamente commissariata dopo il caos verificatosi in vista delle primarie in attesa delle elezioni del consiglio comunale di Latina del 14 e 15 maggio. Un pateracchio che critico con fermezza, traendo spunti di riflessione. E’ mancata nel partito la possibilità di un confronto, di metodo condiviso, senza motivazioni. Omar Sarubbo – segretario provinciale e militante dal 2007 con cariche importanti – non è riuscito ad analizzare le difficoltà del momento e proporre un modo rituale e semplice per scegliere i candidati da opporre a Damiano Coletta.
E’ emersa l’incapacità a lavorare ascoltando la base, abbandonando gli ideali di una sinistra che sta cercando di ricomporsi in campo nazionale. Il voler raggiungere obiettivi effimeri è deleterio, manca nel Pd pontino concretezza e forza di aggregazione, lo dimostrano i continui insuccessi elettorali e la lontananza dal movimento operaio. Il cambiamento non deve nascere dall’età anagrafica ma da nuove
idee e moderni modelli di comportamento, puntando a crescita e progresso. Ora il Pd nazionale deve assumersi le responsabilità che competono in questi casi. E verificare se vi sono le condizioni per adottare i provvedimenti previsti in caso di lotte acerrime e nette divisioni interne, in salsa tutta pontina.
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