Omicidio di Suio, il carabiniere era stato in cura al servizio di psichiatria dell’Arma

Nuovi risvolti nelle indagini per l’omicidio di Suio. Circa 3 anni fa, nel 2020, l’appuntato Giuseppe Molinaro, arrestato per l’omicidio del direttore d’albergo Giovanni Fidaleo e per il tentato omicidio di Miriam Mignano, aveva iniziato un percorso presso il servizio di psichiatria dell’Arma a Roma, percorso che lo aveva portato ad una temporanea esclusione dal servizio e il ritiro della pistola per i gravi problemi depressivi di cui soffriva.

Nell’arco di circa 4 mesi, al termine della terapia cioè, l’appuntato era tornato in servizio ma non aveva completamente superato i suoi problemi, visto che aveva continuato privatamente un percorso con una psicologa di fiducia. Nonostante i suoi disagi, era in possesso della pistola e la portava spesso con sé. A spiegare la compromettente situazione è il suo legale, l’avvocato Giampiero Guarriello, che ha già presentato la richiesta per una perizia psichiatrica: “Era autorizzato a tenere l’arma – sottolinea – perché viveva da solo ed aveva subito diversi furti. Abbiamo chiesto una perizia per valutare però le sue condizioni psichiche e chiederemo all’Arma dei carabinieri di acquisire la documentazione che riguarda il suo percorso di sostegno psicologico e la successiva riabilitazione”. Tuttora non è chiaro se, dopo il suo reintegro, erano stati o meno predisposti controlli sul suo stato di salute psichico. Subito dopo l’omicidio del 7 marzo scorso, il militare è poi fuggito da Suio e dal comune di Castelforte, in direzione della provincia di Caserta, dove si è consegnato ai colleghi confessando i suoi crimini.

Nella giornata di oggi, 10 marzo, è stato interrogato dal giudice e ha ribadito la ricostruzione dei fatti già resa nel corso del primo interrogatorio ai carabinieri di Capua. Il movente è legato appunto alla gelosia, ai sospetti che il 56enne nutriva nei confronti della donna e del direttore d’albergo. Stando al suo racconto, l’imputato aveva con la donna un appuntamento per quel pomeriggio per un chiarimento, ma prima ancora dell’orario ha trovato la ragazza nel parcheggio dell’hotel dove è nata un’accesa discussione con il Fidaleo sfociata nell’omicidio.