Non è esaltante pensare che un proibitivo doppio incarico ci riporti all’esito di un Zingaretti bis all’abbandono della segreteria nazionale in tempi brevi a meno che Bonaccini non abbia in mente una staffetta con la Sclein. Allo stato degli atti il piatto della bilancia pare pendere per Bonaccini perché molti, pur essendo attratti dalla Sclein la ritengono a digiuno dell’esperienza necessaria per guidare un partito dalle grandi ambizioni ma in crisi profonda come il PD. In tempi di dura opposizione e con grandi responsabilità nella costruzione di un’Europa più solidale, il PD ha bisogno di un leader che si spenda nel recupero dei consensi a cominciare dal suo popolo tradizionale che è finito nell’astensione e che può essere ricuperato con un sorprendente balzo in avanti. Questo non vuole affatto sottostimare l’indubbia esperienza di Bonaccini a partire dalla sua regione ma dovrebbe, cosa che non ha fatto Zingaretti nonostante le mie sollecitazioni a porsi il problema di come rimediare all’anomalia italiana di avere nuova classe dirigente che si forma nelle autonomie locali specie nei loro vertici ma non può essere fatta scendere in campo per il prezzo troppo grande da pagare: lo scioglimento dell’assemblea! Eppure Germania docet: i suoi maggiori leader vengono dalle grandi città ma soprattutto dall’esperienza nei lander. Nella situazione italiana la possibilità di una scelta per evitare lo scioglimento delle assemblee o è il ritorno alla precarietà di tutti i poteri alle assemblee senza elezione diretta o il modello americano dell’esecutivo col ticket presidenziale(Presidente e il vice) che garantisce la continuità dell’amministrazione se il vertice viene a mancare per qualunque motivo (assassinio di Kennedy). Sono anni che segnalo questa riforma per tutti i vertici degli enti locali con una possibilità di esperimento laddove l’autonomia statutaria lo consente avendo potere legislativo e sono le regioni. Bonaccini non avrebbe difficoltà a varare nella sua regione l’introduzione del ticket con la giusta aspettativa di poter essere chiamato, oltre al partito, ad importanti incarichi istituzionali. Il ticket inoltre negli enti locali consente di completare la novità con l’introduzione della diversità di genere, un segnale forte al mondo femminile che subisce quotidianamente forti penalizzazioni oltre a violenze inaudite. Mi sia concesso infine ricordare che da un modesto deputato di provincia, quale sono stato, è stata promossa, grazie ai miei amici parlamentari, la legge di due voti di preferenza di genere diverso, che ha portato minimo al raddoppio della rappresentanza femminile dove è stata introdotta.
Rodolfo Carelli
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.