Ci lascia il dottor Franco Brugnola. Il difensore dei diritti sanitari dei cittadini. Un punto di riferimento per Sabaudia, ma in generale per tutta la provincia pontina. Mai battaglie personali: nel suo operato aveva sempre anteposto il bene della comunità, forte di un pesante bagaglio di competenze ed esperienze nel settore della sanità.
A Sabaudia aveva fondato il Comitato per la Difesa del Punto di Primo Intervento, combattendo una dura battaglia al fine di assicurare in città un servizio in grado di fronteggiare l’emergenza.
Romano di nascita, aveva 80 anni. Ha lavorato presso il Ministero della Sanità come funzionario e poi alla Regione Lazio. È stato Segretario Generale di enti ospedalieri, sub commissario degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma (IRCSS Regina Elena e IRCSS San Gallicano), amministratore straordinario della USL FR2 di Alatri (FR) e commissario della USL LT4 di Priverno (LT), Direttore generale del Comune di Formia, direttore amministrativo della ASL Latina e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Lazio e Toscana.
D lui ricordiamo anche la stesura di molti saggi, tra cui: “Manuale per le Case della salute”, Roma, 2015; “Il Sindaco di tutti, Come gestire il Comune per un risultato durevole”, “Manuale per un consigliere comunale di opposizione – Come sfidare la maggioranza”, Roma, I edizione 2013.
Alla ferale notizia il sindaco di Sabaudia, Alberto Mosca, ha scritto: “In questo triste momento, interpretando i sentimenti di profondo cordoglio di tutta l’Amministrazione, del Consiglio Comunale e della cittadinanza, si unisce al dolore dei familiari.
Dal canto suo il consigliere regionale Giuseppe Simeone così ricorda Franco Brugnola: “La nostra comunità in queste ore ha perso una persona che potrei definire solo come una colonna. Franco Brugnola ci ha lasciati. Lo ha fatto in punta di piedi in un mondo in cui l’abitudine è urlare. Lo ha fatto lasciando un vuoto enorme a cui fa eco un’eredità di battaglie ed un patrimonio di competenze unico. Franco era un uomo di altri tempi, di quelli che hanno sempre posto il bene della propria comunità al primo posto. La sua costante e quotidiana lotta perché la sanità del nostro territorio e del Lazio diventasse una eccellenza ha portato a tanti risultati in termini di proposte e di iniziative che si sono tradotte in servizi più efficienti. Una battaglia portata avanti con grande preparazione e, soprattutto, mettendo da parte qualsiasi bandiera o colore politico. Se qualcosa non andava, se una delibera o un atto di programmazione erano lesivi per il nostro territorio non ha mai guardato a chi fosse al governo. Si è sempre messo in gioco, a tutti i livelli istituzionali, affinchè quegli atti fossero cambiati. La sua intelligenza e caparbietà sono stati sempre uno stimolo costruttivo così come il confronto aperto a cui ha sempre ricondotto anche gli scontri più accesi. Franco mancherà a tutti noi e la sua assenza sarà rumore in un mondo in cui ci si muove solo assecondando il vento. Cercherò sempre di fare tesoro dei suoi contributi e della sua forza che non sono mancati anche quando il fisico cominciava a tradirlo. Ciao Franco, sono certo che la tua voce si sentirà anche lassù”.
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